Cinque persone coinvolte agli arresti domiciliari per il caso scommesse in Serie A: tutti gli aggiornamenti sulla vicenda
Arrivano nuovi ed importanti aggiornamenti sul caso scommesse in Serie A. La riapertura dell’indagine degli scorsi mesi ha tirato nuovamente in ballo Fagioli e Tonali, gli unici due calciatori condannati dalla giustizia sportiva, ma non solo.

Lo scorso 24 aprile, come emerge da un recente verbale reso davanti ai pm di Milano, Nicolò Fagioli ha rivelato: “Ricordo che anche Vlahovic, che era un mio caro amico, quando giocavo con la Juventus aveva provveduto a versare un importo di 100mila euro per coprire i miei debiti senza acquistare alcun bene. Ho chiesto a Gatti, Dragusin e altri. Io dicevo a loro di fare un bonifico per me a Elysium e gli dicevo che ci avrebbero guadagnato una parte, che poi mettevo io e dopo qualche mese gli restituivo i soldi prestati”.
“Avevo un residuo di ulteriori 400 o 500mila euro circa nel momento in cui sono stato convocato a Torino per gli interrogatori e da quel momento nessuno più mi ha sollecitato il pagamento”, ha concluso l’attuale centrocampista della Fiorentina. Nella recente riapertura del caso sono poi circolati anche i nomi di Alessandro Florenzi, Mattia Perin, Weston McKennie, Raoul Bellanova e Samuele Ricci. Questi calciatori e gli altri nomi coinvolti non dovrebbero rischiare squalifiche. Nel frattempo, però, ci sono nuovi sviluppi nella vicenda.
Arresti domiciliari per i gestori delle scommesse dei calciatori: cinque persone coinvolte
La Guardia di Finanza di Milano, come riportato da ‘Sport Mediaset’, ha eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti dei cinque indagati nell’inchiesta sulle scommesse clandestine. Tra questi ci sono anche Tommaso De Giacomo e Patrik Frizzera, i due presunti gestori delle puntate illegali online che hanno coinvolto una dozzina di calciatori di Serie A.

La misura cautelare, richiesta dai pm Roberta Amadeo e Paolo Filippini, nell’inchiesta della polizia giudiziaria della Gdf, ha riguardato anche gli amministratori di Elysium Group, gioielleria che avrebbe messo a “disposizione i conti correnti”. Il caso, insomma, non è ancora archiviato.




















