Il futuro della Juventus potrebbe passare dall’ex allenatore della Nazionale. Ecco come giocherebbero i bianconeri
È finita nel peggiore dei modi l’avventura di Igor Tudor sulla panchina della Juventus. Ieri sera è arrivato l’ennesimo passo falso di una stagione iniziata sotto una cattiva stella che vede Vlahovic e soci a secco di vittorie da oltre un mese.

L’ultimo successo è arrivato contro l’Inter in un pirotecnico 4-3 di inizio settembre e dal quel momento sono arrivati solo pareggi e sconfitte in serie tra campionato e Champions League. Gioco e risultati hanno quindi ampiamente deluso l’ambiente e stamattina la società ha quindi deciso di optare per un cambio di rotta forte.
La Juventus ha ufficializzato l’esonero di Tudor con annessa promozione momentanea di Brambilla dalla Next Gen alla prima squadra per gestire quanto meno la prossima partita di Serie A contro l’Udinese. Intanto però il club lavora su quello che sarà il prossimo futuro, col nome del nuovo allenatore che potrebbe anche rispondere a quello di Luciano Spalletti.
Il tecnico di Certaldo come anticipato durante la live di Calciomercato.it, resta il preferito della società piemontese, con Palladino sempre in attesa. A stuzzicare è dunque in particolare Spalletti che potrebbe andare a chiudere un cerchio che parte da lontano. Archiviata la brutta parentesi in Nazionale potrebbe quindi essere proprio Torino la prossima tappa dell’ex Napoli che porterebbe in dote anche il suo sistema di gioco e i dettami che ben conosciamo.
La Juventus di Spalletti: ecco il suo 4-3-3
Il primo moto di cambiamento rispetto al recente passato dovrebbe nel caso riguardare il modulo, con Spalletti eventualmente pronto a cucire sulla Juve il suo 4-3-3.

Il marchio di fabbrica del terzo scudetto del Napoli potrebbe quindi aderire anche alle esigenze dei bianconeri, andando a dare una struttura e dettami diversi rispetto all’era Tudor. Appare chiaro come anche per necessità la rosa andrebbe poi potenziata a gennaio con qualche calciatore più in linea con le idee dell’allenatore toscano che potrebbe desiderare soprattutto un terzino destro, un centrale mancino e un centrocampista.
Al netto di quelli che saranno i rinforzi la Juve ripartirebbe chiaramente da Di Gregorio con Kalulu e Gatti possibili centrali, al netto del lungodegente Bremer, mentre sui lati potrebbero esserci Joao Mario e chiaramente Cambiaso che è un calciatore che lo stesso Spalletti ha impiegato in più ruoli in nazionale.
Nonostante tutto Locatelli potrebbe agire davanti alla difesa con Thuram al suo fianco e uno tra Koopmeiners (da rilanciare) e McKennie a completare il reparto. In avanti calciatori come Conceiçao e Yildiz sono perfetti per replicare quanto visto a Napoli, almeno per caratteristiche, con Politano e Kvaratskhelia. Uno tra David e Vlahovic dovrebbe invece chiudere il tridente offensivo. L’altra variante tattica potrebbe essere invece il 4-2-3-1 con la convivenza di entrambi gli attaccanti e il canadese alle spalle del serbo.




















