Non c’è pace tra i tesserati del Milan e l’amministratore delegato di Lega De Siervo: nuovo annuncio sulla trasferta in Australia per la sfida contro il Como
Il caos è scoppiato mesi fa, quando alcuni rumors prevedevano una dislocazione di qualche match milanese in Australia a causa dell’inagibilità di San Siro, occupato per le Olimpiadi Invernali. Ed è toccato al Milan traslocare. Infatti, la Lega Serie A si è mossa per allargare i propri confini e ha approfittato del disagio per espandersi fino in Australia, a Perth.

Il Milan dovrebbe giocare tra il 7 e l’8 febbraio nella terra dei canguri contro il Como di Cesc Fabregas. L’UEFA inizialmente si è detta contrariata. Anche in Spagna si farà qualcosa di simile, con Villarreal-Barcellona a Miami il 20 dicembre. E l’organo europeo è abbastanza contrario a queste lunghe traversate in piena stagione. Penalizza i tifosi. Non sembra essere dello stesso parere De Siervo, che solo di recente ha risposto per le righe ad Adrien Rabiot, il quale dal ritiro francese aveva bollato come “folle” giocare in Australia una partita di campionato italiano.
Maignan sta con Rabiot: nuovo annuncio su Milan-Como
Ma c’è chi sta con Rabiot. Specialmente il compagno di squadra e di Nazionale Mike Maignan, che dalla conferenza stampa pre Islanda-Francia non si dà per vinto e dice la sua: “Sono totalmente d’accordo con Rabiot. Non capisco perché giochiamo all’estero. Oggi si dimenticano molte cose e si pensa solo all’aspetto finanziario”. Insomma, il portierone rossonero fa il punto sulla penalizzazione di non giocare davanti al proprio pubblico: “Avremmo dovuto giocare in casa, quindi perdiamo una partita casalinga”.

Oltretutto, Maignan sottolinea un aspetto importante, che viene lasciato a margine dai vertici della Lega Serie A. La sfida Milan-Como vale tre punti. E far giocare i rossoneri “fuoricasa” è ovviamente una penalizzazione. Ma il Milan vuole tornare in Europa e l’estremo difensore lo dice a chiare lettere: “I nostri obiettivi sono ambiziosi, non bisogna lasciare nulla al caso”. Insomma, anche giocare in casa conta per il gruppo allenato da Allegri.
Si attenderà una risposta da parte della Lega, che deve far fronte al malcontento generale per una trasferta del tutto evitabile. L’espansione del campionato italiano può essere sicuramente gestito meglio. Già la Supercoppa italiana, trofeo allargato a quattro squadre, da anni ormai è stato trasferito all’estero. E ai tifosi chi ci pensa?




















