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Sette giornate di squalifica, replica UFFICIALE: “Decisione giustizialista”

Il presidente del club va all’attacco dopo la maxi sospensione inflitta all’allenatore

Il presidente va all’attacco dopo la pesantissima squalifica inflitta al proprio allenatore. Comunicato ufficiale del club che riporta le sue parole dopo l’incontro col numero uno della Lega e con il designatore.

Ingresso FIGC
Sette giornate di squalifica, replica UFFICIALE: “Decisione giustizialista” (LaPresse) – Calciomercato.it

Il tecnico dell’Ascoli, Francesco Tomei, è stato sospeso 7 giornate per il lancio di una bottiglietta contro l’arbitro nel corso del match contro la Juve NextGen valevole per la terza giornata del girone B di Serie C.

Come recita il dispositivo del Giudice sportivo, Tomei ha subito questa sanzione choc perché:

  • “Al 18° minuto del secondo tempo, ha tenuto una condotta gravemente irriguardosa nei confronti dell’Arbitro, in quanto lanciava con violenza, ad una distanza di circa venti metri, una bottiglietta semipiena d’acqua al suo indirizzo, colpendolo ad un piede senza provocargli conseguenze, per contestarne l’operato”.
Tomei in conferenza stampa
Sette giornate di squalifica a Tomei, allenatore dell’Ascoli (Screen youtube Ascoli Calcio) – Calciomercato.it

Tomei è stato ‘bastonato’ dal Giudice sportivo anche perché “ha tenuto una condotta irriguardosa nei confronti dell’Arbitro in quanto, a seguito del provvedimento di espulsione, mentre abbandonava il terreno di gioco, protestava platealmente gesticolando e proferendo ripetutamente una frase irriguardosa nei suoi confronti”.

Maxi Squalifica Tomei, Passeri va all’attacco: “Può cambiare le sorti di una stagione”

Dopo qualche ora e dopo aver incontrato Matteo Marani e Daniele Orsato, rispettivamente il presidente della Lega Serie C e il designatore della Can C, ecco arrivare le parole del presidente dell’Ascoli Bernardino Passeri attraverso il sito ufficiale del club bianconero.

Bernardino Passeri, presidente dell'Ascoli
Squalifica Tomei, Passeri va all’attacco (Screen youtube Ascoli Calcio) – Calciomercato.it

“Il designatore Daniele Orsato, durante il suo intervento, ci ha raccomandato di perdonare gli arbitri attuali molto giovani ed inesperti – ha esordito Passeri – Da un neofita del calcio come me, portatore di etica e dignità, mi è sembrato un giusto auspicio, chi fa può sbagliare e va perdonato. Purtroppo il mio pensiero in questo momento è ben diverso, dopo aver appreso i verdetti del Giudice Sportivo.

In questa stessa giornata prima mi si dice che dobbiamo perdonare errori che possono costare molto cari, anche economicamente, e subito dopo ricevo una sanzione durissima nei confronti del nostro allenatore, in una fase di campionato dove si può anche pregiudicare la stagione, solo per aver bagnato un piede all’arbitro.

Bene, ne prendo atto. Gesto sbagliato, ma figlio di un momento di confusione della partita, momento cruciale, dove la gestione dell’arbitro ha mandato in confusione anche noi, solo che l’arbitro va perdonato, sempre e comunque, in quanto essere umano, mentre noi, addetti ai lavori, no. Perché? Ritengo che l’errore più invasivo possa essere quello dell’arbitro rispetto ad un essere umano che ha fatto rotolare una bottiglia di plastica sul manto erboso in stato di trance agonistica, stato equivalente a quello dell’arbitro”.

“Non comprendo il tenore giustizialista della decisione”

Ci si chiede collaborazione e comprensione e sono il primo a mettermi a disposizione, già ieri ho espresso la mia vicinanza al mister condannando il gesto, assolutamente da non giustificare, ma comprendendo la tensione e la responsabilità che ognuno di noi si prende in carico. Oggi mi ritrovo a non comprendere invece il tenore giustizialista della decisione. Un gesto di rabbia a distanza, senza alcun intento violento viene punito in maniera esemplare.

Nella mia vita da tifoso ricordo episodi esecrabili di violenza verbale e fisica puniti con molta meno severità. In questo momento noi Ascolani stiamo vivendo un momento di serenità tra tutte le componenti del territorio, a prescindere dai risultati, perché rompere questa piacevole atmosfera che fa bene a noi e a tutto il calcio?

Come si può pensare che un gesto di rabbia assolutamente innocuo da parte di un mister sanguigno, come me presidente e come tutta la città, possa cambiare le sorti della stagione e un fallo non rilevato o inesistente debba essere perdonato a prescindere? Non lo ritengo giusto e sono molto deluso, avevo sentito belle parole oggi, prontamente sconfessate dai fatti”, ha concluso Passeri.

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