Sono diversi gli allenatori stranieri rimasti senza contratto dopo l’inizio di questa stagione: scopri i migliori 5 che potrebbero tornare in panchina

La stagione è ripartita, nel prossimo weekend ci sarà grande spazio nuovamente a tutti i campionati europei, ma sono diversi gli allenatori che si sono ritrovati senza un contratto in questi primi giorni di settembre. Dopo aver analizzato quelli italiani è tempo di fare lo stesso anche con i 5 tecnici stranieri che non hanno una panchina da dirigere.
Abbiamo selezionato nomi, basandoci su un gusto soggettivo e anche sui trofei vinti in carriera. C’è chi ha scelto di allontanarsi dal campo per diverso tempo, chi dopo le prime esperienze non è riuscito a trovare continuità e chi è stato semplicemente esonerato da pochissimo tempo. Ognuno di questi nomi, a detta nostra, potrà ancora dire la sua in determinati contesti.
José Mourinho: pronto un ritorno in Premier?

Il nostro focus non segue una classifica di nessun tipo, non ci sono preferenze ma è un inserimento completamente randomico. Si parte con il tecnico portoghese, al quale abbiamo dedicato anche un articolo sulle vittorie e sconfitte più larghe in carriera. Recentemente esonerato dal Fenerbahce, dopo l’esperienza alla Roma, è già pronto al ritorno nell’Europa che conta.
Accostato al Newcastle, i rumors lo riavvicinerebbero alla Premier League. Lo Special One ha alzato appena 2 trofei negli ultimi 10 anni, tra cui la Conference con i giallorossi. Vuole tornare a brillare su un palcoscenico importante come quello del campionato inglese. La fiducia nei suoi confronti non sarà illimitata, ma il passato così vincente è dalla sua parte.
Xavi: l’anno sabbatico continua

Una carriera incredibile da giocatore, che non lo ha mai visto alzare un Pallone d’Oro perché protagonista negli anni in cui Messi e Ronaldo hanno monopolizzato il trofeo individuale. Successi con il Barcellona e con la Spagna, poi il ritiro ormai 6 anni fa. La sua carriera da allenatore è iniziata in Qatar, per poi vivere immediatamente un salto di qualità verso il Barça.
Dal 2021 al 2024 è stato l’allenatore dei blaugrana, senza riuscire, però, a spiccare realmente il volo. La stagione 2022/23 lo ha visto trionfare in campionato e lo ha portato alla vittoria di una Supercoppa Spagnola, ma oggi Xavi non è considerato un top player affermato. Da un anno pieno è fermo, un periodo di pausa che lo ha portato a studiare ancora, nella speranza di ritrovare una panchina importante.
Marco Rose: è tempo di lasciare la Germania

Il nostro terzo allenatore ha costruito le sue fortune tra Austria e Germania. Stiamo parlando di quel Marco Rose, che da marzo scorso si ritrova senza una panchina. In estate nessuno lo ha chiamato e per questo inizio di stagione si trova libero. Ha vinto con Salisburgo e Lipsia, convincendo meno al Borussia Dortmund.
Oggi, però, è senza contratto e a quasi 49 anni (li compirà l’11 settembre) è chiamato a una scelta: aspettare che si liberi un club in Germania, o cambiare aria. Rose potrà dire la sua anche al di fuori della Bundesliga, uscendo anche dal contesto Red Bull. Un salto di qualità che potrebbe portarlo a togliersi altre importanti soddisfazioni anche con realtà non di primissimo piano.
Sergio Conceicao: l’attesa dopo il Milan

Il suo recente trascorso al Milan non ha convinto molto, nonostante la vittoria della Supercoppa Italiana e la finale di Coppa Italia. In mano gli è stata affidata una squadra forte, ma non fortissima e, soprattutto già allo sbando. Sergio Conceicao ha dimostrato di non essere troppo adatto al calcio italiano, rimanendo anche fuori dall’Europa dopo i disastri di Fonseca, ma resta un allenatore valido.
Vincente per anni al Porto, ora si ritrova senza una squadra da allenare. Il Milan ha rescisso il suo contratto, motivo per cui non è tenuto a dover pagare lo stipendio fino al 2026, per via di una clausola presente nell’accordo che lo stesso allenatore aveva firmato l’inverno scorso. Tempo di ricaricarsi, recuperare le idee e sarà poi occasione di una nuova esperienza in giro per l’Europa.
Zinedine Zidane: ritiro o nazionale francese?

Ma che fine ha fatto Zinedine Zidane? Allenatore del Real Madrid dal 2016 al 2021 (tolta la parentesi tra il luglio 2018 e il marzo 2019), con i Blancos ha vinto di tutto. La bacheca parla chiaramente: 3 Champions League, 2 campionati, 2 Supercopee europee, 2 Mondiali per club, 2 Supercoppe spagnole e il titolo di allenatore dell’anno, conquistato per due volte.
La sua carriera è apparsa già scritta nelle stelle, anche come allenatore. Dopo l’addio al Real sembrava giunto il momento di un’altra grande panchina, ma dal 30 giugno del 2021 non ha mai più allenato. Sono trascorsi 4 anni e non è ancora chiaro se Zizou si sia definitivamente ritirato o stia aspettando ancora la grande chiamata della Francia.
Gli anni, nel frattempo, sono trascorsi e non è detto che il suo calcio sia ancora aggiornato e così vincente. Rimanere fermi per così tanto tempo resta un rischio e i dubbi sul suo futuro sono ancora tantissimi. Resta il nome di grande spicco tra gli svincolati, ma potrebbe rimanerci anche per sempre.




















