Il club rossonero avrebbe provato a prenderlo proprio dopo il rifiuto dello svizzero andato poi all’Inter
Manuel Akanji è stato uno dei protagonisti in assoluto delle ultime ore di calciomercato. Ha lasciato il Manchester City per trasferirsi all’Inter, che pressoché in contemporanea ha piazzato Pavard al Marsiglia. Il difensore svizzero si è trasferito in nerazzurro con la formula del prestito più diritto di riscatto che diventerebbe obbligo in caso di vittoria dello Scudetto, e soprattutto dopo aver rifiutato la proposta del Milan pervenutagli il giorno prima.

Il classe ’95 ha detto no ai rossoneri, e ad altri club, perché voleva continuare a giocare la Champions League, vinta con Guardiola nel 2023 battendo in finale a Istanbul proprio la sua nuova squadra. Era una precisa richiesta di Max Allegri, ma quest’anno – come noto – il Milan giocherà solo campionato e Coppa Italia visto che l’anno scorso ha chiuso all’ottavo posto.
Niente Champions, niente Akanji per il ‘Diavolo’, che a quanto pare ha ricevuto un altro rifiuto prestigioso poco prima del gong di questa interminabile sessione estiva. A rivelarlo è il giornalista turco Ekrem Konur, secondo il quale pure un difensore del Paris Saint-Germain avrebbe rifiutato il trasloco a Milanello.
Si tratta nello specifico di Prisnel Kimpembe, centrale francese di 30 anni legato al PSG da un altro anno di contratto. “Il Milan ha espresso interesse per l’acquisto di Kimpembe come piano di emergenza, dopo aver incontrato difficoltà nelle trattative con il Manchester City per Manuel Akanji – ha scritto Konur – Ma Kimpembe non ha voluto approfondire i discorsi col club rossonero”. Il classe ’95 ha preferito rimanere a Parigi, nonostante non venga preso in considerazione da Luis Enrique.
Kimpembe, una carriera compromessa dagli infortuni: è stato fuori quasi 2 anni
La carriera di Kimpembe, campione del Mondo con la Francia nel 2018, sembra sia già in parabola discendente a causa dei recenti infortuni al tendine d’Achille che lo ha tenuto fuori causa per quasi due anni. Dal novembre di quasi tre anni fa, il trentenne ha saltato la bellezza di 96 partite.

L’anno scorso è tornato a febbraio, nel playoff Champions contro il Brest. A maggio quella stessa coppa l’ha alzato al cielo, anche se il match stravinto contro l’Inter lo ha visto interamente dalla panchina, così come i precedenti turni ad eliminazione diretta, fatta eccezione per il ritorno della semifinale con l’Arsenal per il quale non venne convocato.




















