L’attaccante italo argentino è pronto per la sua nuova avventura in Saudi Pro League: rivivi le 5 cessioni più onerose nella storia della Dea

Il business costruito dalla famiglia Percassi con l’Atalanta è diventato un esempio per numerose realtà calcistiche negli ultimi anni. Il club bergamasco ha fatto della sostenibilità, attraverso cessioni memorabili, il modus operandi per rinforzarsi ogni anno sempre di più. E anche davanti a certi addii, ritenuti da tutti determinanti per il crollo della squadra, la società ha tirato fuori l’ennesimo asso nella manica ed è ripartita più forte di prima.
Nei prossimi giorni, i nerazzurri porteranno a termine un’altra cessione monstre, quella di Mateo Retegui. Il centravanti italo-argentino lascerà Bergamo per circa 67 milioni di euro, andando a rinforzare l’Al-Qadsiah in Arabia Saudita. La cifra è da record per l’Atalanta e si posizionerà al secondo posto per l’incasso più alto nella storia del club.
Proprio per l’imminente addio del bomber della nazionale italiana, abbiamo deciso di dedicare un focus sulle 5 cessioni più onerose nella storia dell’Atalanta. Un viaggio che ci permetterà di ricordare alcune operazioni magistrali fatte dalla Dea, con incassi altissimi e che hanno permesso a una piccola realtà, di diventare una potenza del nostro campionato.
Franck Kessie: il salto tra i grandi con il Milan

La nostra top 5, che non comprenderà Retegui e che si baserà in ordine crescente su dati di Transfermarkt, inizia con il centrocampista ivoriano. Nell’estate del 2019, Franck Kessie si trasferisce al Milan per 32 milioni di euro. Approdato nell’Under 19 atalantina e poi in prima squadra per appena 1,5 milioni, il centrocampista si fa le ossa al Cesena, per poi disputare una super stagione a Bergamo con 7 gol e 4 assist.
Il Milan deciderà di acquistarlo in prestito biennale, fino all’acquisto a titolo definitivo che porterà il classe ’96 a diventare un intoccabile dei rossoneri. Devastante nella stagione 2020/21 con 14 gol all’attivo. Decisivo anche l’anno successivo quando vincerà lo scudetto con Pioli allenatore. Nel 2022 si trasferisce al Barcellona, tempo di vincere altri due titoli, per poi passare all’Al-Ahli in Arabia, dove vince un altro trofeo.
Dejan Kulusevski: cessione top con tre presenze

Il titolo dedicato all’attaccante svedese non è affatto casuale. Dejan Kulusevski conta, ufficialmente, solamente 3 presenze nell’Atalanta, intesa come squadra maggiore. Si tratta di tre sfide tra il gennaio e il febbraio 2019 contro Frosinone, Milan e Torino. Un totale di 102 minuti in campo, poco più di una sola partita intera. Costo della cessione? 39 milioni di euro.
Un super affare da parte dei Percassi, che sfruttarono il talento del giocatore in Under 17 (17 gol in 26 presenze) e in Under 19 (altri 17 gol e 26 assist in 55 partite). Il prestito al Parma gli fruttò 39 presenze con 10 gol e 9 assist. Numeri che convinsero la Juventus a investire su di lui nel gennaio del 2020. Ad agosto dello stesso anno si un definitivamente ai bianconeri, dove non lascerà il segno come sperato.
Si trasferisce quindi al Tottenham, dove gioca fin qui 146 partite, realizzando 25 gol e 30 assist e vincendo quest’anno un’Europa League.
Cristian Romero: il Campione del Mondo argentino

Nella top tre (ancora per poco, per via di Retegui) rientra Cristian Romero. Giù il cappello al Genoa, questa volta, che nel 2018 lo prelevò dall’Argentina per poco più di 4 milioni di euro. Dopo un solo anno, il giocatore si trasferì alla Juventus per oltre 30 milioni, venendo riprestato ai rossoblù. I bianconeri decisero di prestarlo nuovamente all’Atalanta, nel 2020, per poi cederlo a titolo definitivo nel 2021 per 17 milioni.
Nelle mani di Gasperini era già avvenuta la trasformazione del centrale, che nella stessa estate venne prestato al Tottenham. In Inghilterra, l’esplosione definitiva, con gli Spurs che versarono 52 milioni di euro nelle casse della Dea per acquistare il giocatore a titolo definitivo. In quegli anni vince 2 Cope America, un Mondiale, fino al successo anche con il Tottenham, di quest’anno, con l’Europa League.
Teun Koopmeiners: la grande delusione della Juventus

La medaglia d’argento, che prestò diventerà di bronzo, è tutta di Teun Koopmeiners. Con l’olandese affrontiamo per la prima volta il discorso del “contesto Atalanta”. Se per Kessie, Kulusevski e Romero abbiamo ritrovato calciatori che hanno ben performato anche al di fuori del club nerazzurro, non si può dire lo stesso per l’olandese.
Il centrocampista non è affatto l’unico, sono numerosi i nomi che hanno avuto un rendimento molto più basso rispetto a quello avuto a Bergamo (uno degli altri esempi sarà il primo classificato ndr). Nell’estate del 2024, la Juventus ha acquistato Koopmeiners per 58,4 milioni di euro. A tutti è parso come un colpo da urlo, specie dopo i 29 gol e 15 assist in 129 presenze, con un’Europa League conquistata.
Invece il 27enne ha deluso ampiamente le aspettative, non riuscendo mai a rendere come da aspettative. Appena 5 gol in 44 presenze con i bianconeri e un rendimento spesso insufficiente. Una leggera ripresa nel finale di stagione fa sperare per il prossimo anno, ma sarà complicato ripagare la cifra investita la scorsa estate.
Rasmus Hojlund: il capolavoro dell’Atalanta

Una singola stagione, tanto è bastato per far sì che Rasmus Hojlund diventasse la cessione più onerosa nella storia dell’Atalanta. Un primato che non verrà scalfito neanche dall’addio di Retegui in Arabia. Acquistato nell’agosto del 2022 dallo Sturm Graz per 21 milioni di euro, il danese viene rivenduto a 77,8 milioni dopo un solo anno, al Manchester United.
Appena 34 presenze, con 10 gol all’attivo. Numeri normali, che hanno però spinto i Red Devils al colpo pazzo. In due anni, Hojlund ha totalizzato 96 presenze con 26 gol e 6 assist con lo United, non giustificando affatto la cifra spesa dal club. Anche l’attaccante rientra pienamente nell’elenco di giocatori meno impattanti fuori dal contesto Atalanta, ma si guadagna i galloni della cessione capolavoro dei Percassi.




















