Tudor finisce sotto accusa dopo la ‘scoppola’ rimediata contro il Manchester City: il fantasma di Spalletti sull’allenatore croato
Tonfo pesantissimo per la Juventus, che già con il pass in tasca per gli ottavi del Mondiale per Club rimedia una fragorosa sconfitta per mano del Manchester City.

Gli uomini di Pep Guardiola travolgono la ‘Vecchia Signora’ e dominano in lungo e in largo nella sfida di Orlando. Juve quasi mai in partita e che fa un deciso passo indietro rispetto alle convincenti prestazioni con Al Ain e Wydad.
I bianconeri scivolano al secondo posto nel girone e dovranno così affrontare agli ottavi un altro spauracchio come il Real Madrid. Il turnover operato da Igor Tudor non ha funzionato contro il City e l’allenatore croato finisce nel mirino della critica dopo il crollo al cospetto di Haaland e compagni.
Criscitiello attacca: “Tudor non fa miracoli, la Juve sta violentando il suo futuro”
Sotto accusa c’è quindi Tudor per le scelte di formazione che hanno lasciato perplessi i tifosi della ‘Vecchia Signora’ e diversi addetti ai lavori. Tra questi c’è anche Michele Criscitiello, che nelle scorse ore ha attaccato duramente il tecnico croato e il club bianconero dopo la scelta di continuare il matrimonio in panchina con l’ex centrocampista.

Il direttore di ‘Sportitalia’ non va giù per il sottile: “Non è un problema di Juventus-Manchester City, ne abbiamo parlato anche prima e continueremo a parlarne. Indipendentemente dalla gara contro il City, la Juve che fa un contratto fino al 2027 a Tudor sapendo che oggi, anche con un po’ di fortuna, un allenatore perfetto ce l’ha in Toscana, sta violentando il proprio futuro“, le dure parole di Criscitiello che fa riferimento ovviamente a Luciano Spalletti dopo l’addio di quest’ultimo alla Nazionale.
Il giornalista prosegue nella sua cruda analisi: “La Juve non può andare a sbattere di nuovo contro un muro, sapendo che Tudor era l’uomo perfetto per tamponare, anche se poi non ha fatto chissà che cosa per sostituire Thiago Motta. Adesso gli fai un contratto fino al 2027, quando ha dimostrato che dalla partenza non fa miracoli o capolavori, ma soprattutto non allenava la Juve”.