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“Vlahovic è un problema della Juventus”: dietrofront Milan in diretta | ESCLUSIVO

In onda su ‘TiAmoCalciomercato’, una analisi del momento del Diavolo, delle strategie di mercato e sulla posizione del serbo e di altri bomber

Il Milan si conferma tra le società più attive sul mercato, i rossoneri provano ad accelerare per regalare il prima possibile innesti di un certo livello a Massimiliano Allegri. Le ambizioni del Diavolo per la prossima stagione sono dichiarate, le strategie appaiono abbastanza definite.

Dusan Vlahovic
“Vlahovic è un problema della Juventus”: dietrofront Milan in diretta | ESCLUSIVO – Calciomercato.it (fonte: © LaPresse)

Come abbiamo raccontato su Calciomercato.it, in questa fase il Milan progetta innesti tra centrocampo e attacco, soprattutto. Tra i tanti nomi accostati al club, anche Dusan Vlahovic. Dell’argomento, abbiamo parlato su ‘TiAmoCalciomercato’, sul canale Youtube di Calciomercato.it, con il giornalista Pietro Mazzara di ‘Tuttosport’. Il quale, però, si è detto scettico sull’arrivo del serbo a Milanello.

“Vlahovic? Io credo che il Milan andrà anche su altri profili – ha dichiarato Mazzara – Il ‘non detto’ di ieri è: perché portare via un problema alla Juventus. L’accostamento è più un auspicio dei bianconeri piuttosto che una volontà dei rossoneri. L’altro grande problema di Vlahovic è dato poi dallo stipendio, dovrebbe tagliarsi almeno la metà dello stipendio per trovare squadra”.

Milan, le promesse di Tare ad Allegri: tutti gli acquisti

Il tema si è poi spostato, per l’appunto, sul resto dei movimenti per l’attacco, ma anche negli altri reparti, con l’intenzione di creare una squadra funzionale e secondo le richieste dell’allenatore.

Massimiliano Allegri
Milan, le promesse di Tare ad Allegri: tutti gli acquisti – Calciomercato.it (fonte: © LaPresse)

Gimenez non è sicuro della titolarità al Milan – ha spiegato Mazzara – E’ quindi evidente che i rossoneri stiano cercando un attaccante importante. Nella giornata di ieri mi sono venuti in mente due nomi: Mitrovic e Fullkrug. Si trattano però di ragionamenti miei. Secondo me il Milan prenderà un centravanti di esperienza, di almeno ventotto anni“.

Niente nomi troppo giovani, quindi, ma, di sicuro, una buona sinergia quella che sembrerebbe già essere tra Tare e Allegri e tra loro e il mondo Milan. “Le sensazioni sono state quelle di un buon impatto, di avere di fronte una persona quadrata che ha ben chiaro lo scenario in cui è entrato ed è in grande sintonia con l’allenatore che ha confermato di aver preso in 48 ore, aggiungo io, portandolo via all’Inter – ha argomentato Mazzara su Tare – Il blitz a Lugano prima della finale di Champions ha fatto che sì che Allegri potesse diventare l’allenatore del Milan. La schiettezza con la quale ha enunciato obiettivi e ruoli mi è piaciuta. Tare è stato molto onesto nel dire che se dovesse arrivare un’offerta alta per un centrale ne prenderanno un altro. A centrocampo arriveranno almeno due calciatori, poi da vedere in base alle cessioni. Infine, il centravanti, il numero nove, fondamentale per il gioco di Massimiliano Allegri”.

Mazzara si è poi espresso sulla vicenda Theo Hernandez: “Si tratta di un pasticcio del Milan e del calciatore, un pastrocchio a sei mani mettendoci dentro anche Quilon che non si è reso conto del declino del calciatore. Se fosse vero che gli ha parlato del PSG, allora spiegatemi perché i francesi debbano panchinare Nuno Mendes per Theo. C’è stata poi una scelta poco diplomatica, per me poco elegante, di far filtrare la voce della scelta del club nei confronti del calciatore. Si è tornati successivamente in ballo con l’Al-Hilal, si parla di trenta milioni complessivi. Secondo me Theo Hernandez qualche domanda dovrebbe farsela se è stato cercato a gennaio dal Como e ora l’Al-Hilal e l’Atletico Madrid, ma non troppo in maniera convinta. Non ha avuto un mercato reale come ce l’ha avuto Reijnders. Secondo me il Milan comunque l’olandese l’ha venduto in qualche modo male, ma poi vedremo i bilanci, bisogna capire quali fossero le dinamiche. Anche quelle di Maignan col Chelsea, che potrebbe tornare sul calciatore. Se oggi sono un direttore sportivo di una big, Theo non è la mia priorità. Io credo che il Milan ci sia rimasto male del fatto che Theo abbia dato per scontato un lavoro nell’ombra fatto dalla società per mettere a tacere una situazione documentale, penso che il club si sia sentito trattato male dal calciatore e quindi potrebbe avergli voluto rendere pan per focaccia”.

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