Il centrocampista turco potrebbe tornare in patria: ripercorriamo insieme le 5 cessione più onerose nella storia del club nerazzurro

Hakan Calhanoglu è uno dei nomi più caldi in uscita per l’Inter. Il centrocampista sembra arrivato alla fine del suo viaggio a Milano, iniziato con il Milan e proseguito con la maglia nerazzurra. La finale di Champions League ha lasciato delle scorie e non si esclude la voglia di vivere una nuova esperienza, forse l’ultima della sua carriera.
A febbraio compirà 32 anni e il Galatasaray lo sta corteggiando. Il suo contratto è in scadenza nel 2027 e si attende un’offerta che soddisfi le richieste. Immaginando l’uscita di un calciatore così importante, abbiamo voluto dedicare un focus ai 5 trasferimenti più onerosi nella storia dell’Inter. Tra questi nomi non mancano di certo le sorprese.
Mauro Icardi: l’addio burrascoso al PSG

Al quinto posto nella nostra top 5 in ordine crescente, troviamo Mauro Icardi. L’ex capitano dell’Inter ha vissuto anni importanti a Milano. La sua era una squadra non più al top come un tempo, né quella che si è poi ripresa anni dopo, ma l’argentino ha dato un contributo importantissimo.
Le vicende personali, legate anche all’ex moglie e procuratrice Wanda Nara, portarono la società a cederlo nella stagione 2020/21 per 50 milioni di euro al Paris Saint Germain. In Francia fece bene, prima di passare al Galatasaray.
André Onana: il colpo di genio dell’Inter

Un affare da masterclass. Nell’annata 2023-24, dopo una stagione super in nerazzurro, l’Inter decide di cedere André Onana al Mancheter United per 50,2 milioni di euro. La cifra è vicinissima a quella del sopracitato Icardi, ma la resa in Inghilterra è l’esatto opposto.
Il portiere vive ancora oggi un lungo periodo da incubo, con prestazioni oscene ed errori grossolani. I tifosi dei Red Devils lo accusano delle numerose sconfitte della squadra e l’incasso fatto dalla dirigenza interista è un colpo di genio.
Achraf Hakimi: quando è impossibile trattenere un campione

Devastante. Questo è l’aggettivo che viene in mente per definire il calciatore marocchino. Cresciuto nel Real Madrid, dopo due anni di prestito al Borussia Dortmund, i Blancos lo cedono all’Inter. In nerazzurro resterà un solo anno, vincendo lo scudetto e diventando protagonista con prestazioni monstre, condite da 7 gol e 11 assist in 45 presenze.
Nell’estate del 2021, l’Inter non può rinunciare ai 68 milioni di euro offerti dal PSG per lasciarlo partire. Il classe ’98 continua a dimostrarsi tra i migliori al mondo nel suo ruolo e c’è anche la sua firma nel 5-0 in finale di Champions League, proprio contro la sua Inter, nel triste epilogo della stagione 2024-25 per i nerazzurri.
Zlatan Ibrahimovic: la cessione che diede inizio al Triplete

Un titolo provocatorio forse, ma la storia parla da sé. Nell’estate del 2009 per 69,5 milioni di euro, l’Inter lascia partire Zlatan Ibrahimovic al Barcellona. Lo svedese aveva dominato in Italia, vantando numeri pazzeschi in nerazzurro. Il percorso inverso lo fece Samuel Eto’o, che divenne compagno di un certo Diego Milito, sostituto proprio di Ibra.
Da lì è storia, con il Barcellona che sprofonderà, perdendo in Champions proprio contro l’Inter. Ibra litigherà con Pep Guardiola, lasciando gli spagnoli solo un anno dopo per giocare nel Milan. Mentre l’Inter vincerà il Triplete, dominando in Italia e in Europa ed entrando nella storia.
Romelu Lukaku: tripla cifra per “Big Rom”

La cessione più onerosa nella storia dell’Inter. Nell’estate del 2021, la stessa di Hakimi, l’Inter riceve un’offerta irrinunciabile per Romelu Lukaku. Il Chelsea vuole riportarlo a Londra e lo fa offrendo ben 113 milioni di euro, secondo dati Transfermarkt.
Impossibile rinunciare a una tale somma, che ha permesso all’Inter di sistemare diversi reparti della rosa e rimanere competitiva. Il resto della storia è ormai noto, con il belga che flopperà clamorosamente in Inghilterra, tornando poi a Milano, prima di trasferirsi alla Roma e infine al Napoli, dove vincerà uno scudetto proprio a discapito dell’Inter, all’ultimissima giornata, con Antonio Conte.