Le ultime dalla Turchia sul futuro del centrocampista: la controproposta dei nerazzurri
Calhanoglu potrebbe lasciare la Serie A in questo calciomercato estivo. L’agente del turco sta parlando con il Galatasaray, il club in cima alle preferenze del regista in caso di addio ai nerazzurri.
Da casa Inter filtra una richiesta di 40 milioni per il cartellino, ma in realtà Marotta e Ausilio potrebbero accettare anche offerte decisamente inferiori. Il motivo è piuttosto semplice: l’ex Milan ha 31 anni e uno stipendio lordo di circa 13 milioni di euro.

L’agente di Calhanoglu sta già parlando con il Galatasaray, il quale sarebbe disposto a garantire al suo assistito un super contratto da circa 10 milioni a stagione. Il ‘Cimbom’, come gli altri grandi club di Turchia, è solito proporre super ingaggi ma cifre basse per i cartellini. Infatti si parla di una proposta di ‘soli’ 15 milioni per quello del classe ’94.
Un accordo su queste basi è pressoché impossibile, ma l’apertura dell’Inter a trattare è già un ottimo segnale per la società di Istanbul. In realtà, stando alle informazioni di ‘Milliyet’, il club di Oaktree avrebbe già inviato una controfferta ai vincitori dell’ultima Super Lig. Nello specifico una proposta di scambio che, l’importante media locale, definisce “sconcertante”.
L’Inter provoca il Galatasaray? “Gabriel Sara per Calhanoglu”
In pratica l’Inter avrebbe detto al Galatasaray di essere disposta a dargli Calhanoglu in cambio di Gabriel Sara, centrocampista di grande tecnica che i turchi hanno strappato al Norwich l’estate di un anno fa per circa 18 milioni di euro.

Tale offerta di scambio alla pari, che potrebbe essere stata anche provocatoria, avrebbe infastidito non poco il ‘Cimbom’, il quale l’avrebbe subito rispedita al mittente. Come spiega la medesima fonte, i dirigenti del Galatasaray “non hanno ritenuto appropriato lo scambio tra Hakan Calhanoglu, che ha 31 anni e un costo annuo di 8 milioni di euro, e Gabriel Sara, che di anni ne ha invece 25 oltre che un costo annuo di 2 milioni e 750 mila euro”. L’operazione, però, sarebbe ancora in piedi…