Il nuovo allenatore azzurro dovrebbe essere annunciato la prossima settimana e avrà uno staff e un Club Italia con tanti ex campioni più Cesare Prandelli. E bisognerà trovare altri due ct
Gennaro Gattuso sarà il prossimo ct della Nazionale. Su questo, come vi raccontiamo da almeno tre-quattro giorni, non ci sono grandi dubbi. In realtà non ce ne sono mai stati, perché gli altri candidati (reali o meno) non hanno mai avuto dietro una pista concreta con contatti diretti o altro di simile. Da De Rossi a Mourinho, da Cannavaro a Benitez e Tedesco. Incassato il rifiuto di Ranieri e quello di Pioli, già in parola con la Fiorentina (per un contratto più lungo e più ricco), la Federazione è andata diretta su Gattuso, sponsorizzato in maniera importante da Gigi Buffon.

‘Ringhio’ sarà solo una parte della rivoluzione o comunque del nuovo assetto della Nazionale dopo la disfatta dell’Europeo un anno fa e quella di Oslo meno di dieci giorni fa. In ogni caso, già tra martedì e mercoledì c’è stata sostanzialmente la decisione e le nostre indiscrezioni parlavano di un accordo verbale ormai già archiviato e certificato. Ci sono state valutazioni sì, altri contatti successivi, incontri, ma di dubbi veri e propri ce n’erano da subito pochi. Bisogna ratificare ancora qualche dettaglio contrattuale, ma di fatto Gattuso è il nuovo ct della Nazionale.
La prossima settimana dovrebbe arrivare l’annuncio. I dettagli dell’accordo, soprattutto la durata, non sono ancora certi ma anche per l’ingaggio non si andrà lontani dai poco meno di 2 milioni che percepiva anche Spalletti. Il blocco sarà quello di ex campioni azzurri del passato recente, tra 2006 e 2021: da Perrotta e appunto Gattuso fino a Leonardo Bonucci. Saranno tutti nello staff dell’allenatore oppure nei quadri tecnici della Federcalcio. Insieme a loro Gianluca Zambrotta e Andrea Barzagli e soprattutto Cesare Prandelli. L’ex ct sarà una sorta di direttore tecnico (ma potrebbe non essere quella la dicitura definitiva), lavorerà a stretto contatto con il coordinatore delle giovanili Maurizio Viscidi.
Non solo Gattuso: Prandelli dirigente, ma serviranno altri (forse) due ct
Saranno loro in primis a trovare un modo di creare quel ponte tra le giovanili – che negli ultimi anni hanno regalato grandi soddisfazioni all’Italia – e la prima squadra. Un passaggio su cui da anni c’è un corto circuito dannosissimo per l’Italia. Prandelli è un nome che circola da diversi mesi, ma non c’era mai stato nulla di così concreto. Poco più di un mese fa invece è andato in scena un incontro con il presidente Gravina che ha dato contorni decisamente più reali e tangibili alla collaborazione.

Un riassetto che non finirà qui, visto che dopo la Nazionale maggiore bisognerà anche riorganizzare le due giovanili più ‘adulte’: l’Under 20 perderà Corradi che ha già firmato col Milan, l’Under 21 potrebbe perdere il ct Carmine Nunziata dopo l’Europeo in corso di svolgimento in Slovacchia. Per cui sarà fondamentale andare a colmare anche quei posti lì, con Bonucci o Barzagli che potrebbero sedere su una delle due panchine. Ovviamente Buffon confermatissimo come capo-delegazione. Ma intanto, la base di partenza è che Gattuso è l’uomo scelto per ripartire: la prossima settimana annunci e probabilmente anche la presentazione. Terapia d’urto, non c’è altra strada: c’è un Mondiale da conquistare, lo dobbiamo alla nostra storia.