Nazionale, attacco diretto all’ex ct che finisce nel mirino per la sua gestione
Un vero e proprio rebus. Luciano Spalletti non è più l’allenatore della Nazionale e ora, dopo il rifiuto di Claudio Ranieri, c’è da risolvere la questione legata alla panchina azzurra. A chi affidare la guida dell’Italia per queste qualificazioni ai prossimi Mondiali, con lo spauracchio di restare fuori anche da Canada-Usa-Messico 2026.

Tutti gli indizi sembrano portare a Gennaro Gattuso, che ha terminato la stagione con l’Hajduk Spalato, chiudendo al secondo posto in campionato. Gattuso è favorito rispetto ad altri ex campioni del mondo come Cannavaro e De Rossi. Nel frattempo però il nome di Spalletti è tornato in voga. Non solo perché ormai libero può rappresentare un’opzione per chi è ancora senza guida tecnica, ma anche per quelle che sono state alcune vicende legate alla Nazionale.
A puntare il dito è l’agente Fifa Donato Di Campli, che a ‘Stile TV’ nel corso della trasmissione ‘Salite sulla giostra’ di Raffaele Auriemma, ha raccontato alcuni aneddoti su Luciano Spalletti e sullo spogliatoio della Nazionale.
Spalletti finisce nel mirino: “Presuntuoso, si è fatto odiare da tutti”
“Spalletti è un presuntuoso, è questa la sua più grande responsabilità. I nostri allenatori fanno dell’ego la principale caratteristica e non riescono a carpire il materiale che hanno a disposizione” il commento di Di Campli.

Il procuratore ha aggiunto: “Ho criticato Spalletti perché Orsolini è il miglior esterno del campionato e lui lo ha fatto giocare pochi minuti in 5 partite. Anche con la Moldavia ha dato un ottimo contributo, il ct invece ha dato spazio a giocatori che la Nazionale non la meritano in virtù del dogma dello schema tattico. Era necessario mandare via Spalletti”.
Chi deve dunque essere il nuovo tecnico? “Sono per puntare su un giovane. Magari uno come Farioli o De Zerbi, un rivoluzionario che mette in campo anche i giovani se lo meritano. Spalletti si è fatto odiare da tutti i giocatori: rifiutare una Nazionale è un errore, ma se fossi stato al posto di Acerbi avrei fatto la stessa cosa”. Chiosa finale sulla renitenza di alcuni giocatori a rispondere alla convocazione: “So che molti giocatori non volevano partecipare a questa chiamata, soprattutto quelli dell’Inter che non avrebbero fatto vacanze”.