Le parole del tecnico, al passo d’addio con gli azzurri: le ultime rivelazioni sul futuro
Ultime ore da CT dell’Italia per Luciano Spalletti, dopo l’annuncio di ieri dell’esonero, che diventerà esecutivo dopo la partita di questa sera con la Moldavia. A Reggio Emilia, l’ultimo match sulla panchina azzurra, a caccia di un risultato importante nel girone di qualificazione ai Mondiali, per provare a rialzarsi dopo il pesantissimo ko in Norvegia di venerdì scorso, che ha sancito il suo destino.

Sono ore, naturalmente, di dibattito e discussioni, su quello che sarà il futuro della Nazionale italiana e su quale sarà quello dello stesso Spalletti. La FIGC sta provando a convincere Ranieri ad accettare il doppio ruolo, di CT e di dirigente della Roma. Quanto al CT uscente, non mancano gli interrogativi e anche le suggestioni. Il suo nome è stato accostato alla panchina della Juventus, dove potrebbe, secondo alcuni, prendere il posto di Igor Tudor dopo il Mondiale per Club.
Vari i temi toccati, nel corso di una intervista alla Rai, nelle ore che precedono Italia-Moldavia. Sul suo futuro, ha spiegato: “Non so se tornerò ad allenare subito. Ma di certo farò il tifo per il mio successore, sono convinto che l’Italia ce la farà ad andare ai Mondiali, se non si dovesse vincere il girone ci sono sempre i playoff. Ranieri? E’ un professionista che ha girato il mondo, sa toccare i tasti giusti, se dovesse essere lui lo sosterrò.
Sull’esonero: “Non avrei mai dato le dimissioni, sono andato in conferenza stampa per essere chiaro, non avrebbero avuto senso due giorni di bugie. Con Gravina c’è un rapporto franco, l’ho visto dubbioso, l’ho costretto a dirmelo, ma rimarremo amici. Oggi nella riunione prepartita sarò più perfetto del solito, so che i calciatori vorranno lasciarmi la possibilità di uscire con una vittoria. Non ho mai detto nulla che possa averli offesi. Credo in questa squadra, qualcuno vuole diffondermi come uno che fa casino, ma difendo la nostra famiglia, la nostra amicizia. Ho sicuramente commesso degli errori e fatto delle scelte sbagliate, ma sono successe troppe cose in alcuni momenti, non ho avuto la possibilità di avere giocatori fondamentali”.