Il nodo di queste ore è la reale fattibilità di un duplice ruolo a livello federale e il tipo di contratto del senior advisor dei Friedkin
Claudio Ranieri e la Nazionale. Sono ore caldissime per capire quale sarà il destino della panchina azzurra dopo l’esonero di Luciano Spalletti annunciato ieri dallo stesso ct. Come vi abbiamo raccontato, Gravina ha spinto parecchio, da subito il nuovo senior advisor della Roma è stato il suo primo nome. Una pista con delle difficoltà, visto appunto il ruolo di primissimo piano nel club giallorosso che gli è stato affidato dai Friedkin. Nel recente comunicato della proprietà americana la scelta di Gasperini è stata attribuita sia a loro che, allo stesso livello, a Claudio Ranieri. Un segnale forte. Ma il richiamo della Nazionale è forte, il mister di San Saba è molto tentato, portare a termine quest’ultima impresa e portare gli Azzurri ai Mondiali in un momento pessimo.

E a delinearsi è lo scenario del doppio incarico, ct dell’Italia e appunto consulente dell’AS Roma. I tifosi giallorossi non hanno preso benissimo questa eventualità, ma anche a livello più generale alcune perplessità si sono sollevate su un potenziale conflitto di interessi che sarebbe inevitabile. Pur non avendo dubbi sull’onestà e la trasparenza totale che lo contraddistinguerebbe. Nel pomeriggio si è svolto il convegno ‘Passione in campo’ al Tecnopolo di Reggio Emilia, davanti agli studenti di UNIMORE, che ha visto protagoniste alcune istituzioni calcistiche come Renzo Ulivieri, Umberto Calcagno (Presidente AIC), Fabio Poli (Direttore Organizzativo AIC), oltre a Carlo Ancelotti presente però solo virtualmente offrendo il suo punto di vista su alcune criticità del calcio.
Con loro anche Gabriele Gravina era previsto al convegno, per i saluti istituzionali introduttivi alle 14.40. Il presidente della Figc, però, ha marcato visita (anche nella tarda mattinata non era con la squadra all’arrivo a Reggio Emilia da Coverciano). A 24 ore dall’annuncio dell’esonero di Spalletti arrivato per bocca dello stesso ct e nelle ore della trattativa per il sostituto, mentre le critiche lo assalgono insieme alle richieste di dimissioni, si attende ancora il commento del numero uno del calcio italiano.
Ranieri ct e il doppio incarico con la Roma: cosa dice il regolamento
Tornando all’importante questione dell’effettiva percorribilità di un doppio incarico, la casistica è affrontata nel Regolamento del Settore tecnico. L’articolo 40 dice che “i tecnici, nel corso della medesima stagione sportiva, non possono tesserarsi né, indipendentemente dal tesseramento, svolgere attività per più di una società, neppure con mansioni diverse”. Dello stesso analogo tenore è l’art. 38, comma 4, delle N.O.I.F. là dove stabilisce che “nel corso della stessa stagione sportiva i tecnici […] non possono tesserarsi o svolgere alcuna attività per più di una società”.

Tale preclusione è volta ad evitare conflitti di interesse e violazioni del vincolo di esclusività che si connette al tesseramento annuale di allenatori e tecnici da parte di una squadra e costituisce una precisa scelta del Legislatore federale il quale infatti per altre categorie di operatori che non rivestono un ruolo identitario nella gestione dell’attività agonistica (ad es. medici sociali e operatori sanitari) consente invece variazioni di tesseramento nella medesima stagione (cfr. art. 38, comma 4, NOIF). Il nodo sta nel ruolo effettivo a livello formale che Claudio Ranieri ha all’interno della Roma: un accordo diretto con il club giallorosso non gli permetterebbe allenare la Nazionale. E proprio quello stanno cercando di capire e valutare attentamente entrambe le parti.