Torna a parlare Luciano Spalletti nel pre partita di Italia-Moldavia: le dichiarazioni prima della sua ultima partita da CT della Nazionale
Spalletti saluta la Nazionale. Questa sera, al Mapei Stadium, il CT guiderà per l’ultima volta gli Azzurri nel match di qualificazione ai Mondiale 2026 contro la Moldavia. A partire da domani non sarà più il Commissario Tecnico dell’Italia, con la FIGC che è già al lavoro per convincere Claudio Ranieri.

Ai microfoni di ‘Sky Sport, nel pre partita del match, Spalletti ha parlato così: “Abbiamo avuto una riunione tecnica bellissima, la dovevo fare perfetta. C’è un po’ di dispiacere di lasciarsi, viene dal profondo del cuore”.
“Ho chiesto ai ragazzi di farmi uscire con una vittoria, può essere stimolante che mi vogliano fare questo regalo. – ha proseguito il CT esonerato – L’atmosfera? Normalissima, di un ambiente e di un gruppo dove ci si trova bene a stare insieme e si fanno le cose con più dispiacere senza essere menefreghisti, ci si racconta la verità, si ha chiarezza, si è avuto un rapporto intenso e si arriva al momento che va detto quello che abbiamo detto”.
E sull’esonero da parte di Gravina: “I risultati sono quelli, ho tentato ma non sono riuscito. Non sono stato fortunato negli episodi, a Roma (contro il Belgio, ndr) vincevano 2-0 e abbiamo pareggiato, gli infortuni tutti insieme e nello stesso ruolo… Se questo gruppo andrà al Mondiale? Se non do le dimissioni è perché lo credo. Chiaro che viste le valutazioni io sono fuori, ma il gruppo rimane lo stesso e le mie idee pure”.
Italia, Spalletti: “L’esonero è stata una cosa corretta”
Spalletti ha poi aggiunto a ‘Rai Sport’: “La reazione del gruppo la vedrò dopo sul campo, ieri ho comunicato che era successo questo e i giocatori erano già tutti a chiedere a amici e procuratori. Visto che ormai c’era quell’aria lì abbiamo deciso di fare così. Che l’abbia detto l’uno o l’altro cambia poco, è la sostanza che conta”.

“Ci sarei rimasto se me lo avessero nascosto perché io ho dato tutto. Poi non sono stato bravo a fare i risultati, poi c’è chi ci mette il veleno però l’esonero è stata una cosa corretta. – ha concluso il tecnico – L’Italia ha dei buoni calciatori, che possono tranquillamente andare al Mondiale, è un po’ la situazione ereditata quando sono arrivato. È a rischio la qualificazione, ma ci sono tutte le carte in regolare per qualificarsi sennò me la lasciate e si vede. Parlerà il campo”.