Ore frenetiche in casa bianconera con l’addio di Giuntoli solo da ufficializzare dopo un duro confronto
La Juventus azzera tutto. La stagione appena conclusa, chiaramente, non ha soddisfatto neanche un po’ la proprietà nonostante il quarto posto conquistato. Era l’obiettivo minimo, ed è arrivato con una sofferenza immane all’ultima giornata di campionato in casa del Venezia grazie a un calcio di rigore trasformato da Locatelli a meno di 20 minuti dalla fine. Non può bastare a una società che ha speso negli ultimi tempi oltre 200 milioni di euro per rinforzare la squadra e si è ritrovata fuori dalla Coppa Italia per mano dell’Empoli ai quarti e soprattutto dalla Champions, eliminata dal PSV al playoff.

E così a pagare sono stati e saranno i due artefici principali di questa stagione a livello strettamente tecnico: il primo è Thiago Motta, già esonerato a fine marzo, l’altro è Cristiano Giuntoli. Il direttore tecnico della Juve andrà via, tanto che John Elkann gli ha già comunicato il licenziamento nella giornata di ieri. L’era del dirigente toscano si chiude dopo nemmeno due anni. Sembrava l’inizio di una nuova epoca con uno degli uomini copertina dello scudetto del Napoli di Spalletti, invece arriverà un riassetto totale della dirigenza. Tognozzi è pronto a tornare, poi sarà anche il turno di Damien Comolli che diventerà direttore generale dopo essersi dimesso da presidente del Tolosa. E ovviamente Giorgio Chiellini, che avrà molti più poteri decisionali. Ma di certo la separazione con Giuntoli non sarà così ‘liscia’.
Giuntoli, le ore dell’addio: confronto teso con Elkann
Nelle prossime ore, potrebbe avvenire già in giornata, sarà ufficializzato l’addio di Cristiano Giuntoli che sta nel frattempo trattando con i vertici del club per stabilire le modalità e i contorni soprattutto economici del divorzio. Che comprende sia lui che i due collaboratori più stretti, Giuseppe Pompilio e Stefano Stefanelli. Una scelta molto forte da parte arrivata direttamente da Elkann dopo la brutta stagione della Juve e le scelte sul mercato tra i calciatori acquistati ma pure quelli ceduti. Ad esempio i giovani come Soulé e Huijsen che ora stanno spiccando il volo.

Come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, la svolta in tal senso è arrivata ieri mattina dopo lunghe e approfondite riflessioni e soprattutto un colloquio abbastanza teso tra appunto John Elkann e Cristiano Giuntoli, concluso con la comunicazione del licenziamento immediato. La proprietà aveva valutato, come vi abbiamo raccontato su Calciomercato.it, di far coesistere anche vecchi e nuovi dirigenti ma alla fine la scelta è stata di ricominciare da zero. Un duro colpo per il dirigente ex Napoli, che infatti non era presente (ufficialmente per un contrattempo legato alla famiglia) alla commemorazione delle vittime dell’Heysel, a due passi dalla Continassa. C’erano invece Elkann, Ferrero, Scanavino e Chiellini. Mancando anche gli stessi Pompilio e Stefanelli, un indizio chiaro.