Le ultimissime anche sulla panchina rossonera nel programma MILANZONE in onda sul canale Youtube di Calciomercato.it
Nuova grande puntata di MILAN ZONE, approfondimento a 360° gradi sui rossoneri in onda sul canale Youtube di Calciomercato.it. Ospite Francesco Letizia, giornalista di ‘Sportitalia’ al seguito del club di Gerry Cardinale.
TIFOSI – “La pazienza da parte di tutti è finita – ha esordito Letizia – Capisco i tifosi. Il primo giudice è il campo e il campo ormai ha dato il suo verdetto. Quando a dicembre, gennaio, ma anche a marzo eri ancora in tempo per arrivare a giocarti la Champions e arrivare quarto era secondo me prematuro contestare. Oggi non c’è più margine.
Non mi sembra ci siano germogli per dire che gli errori siano stati capiti. Questa secondo me è la cosa che preoccupa di più. C’è malcontento di tante cose che mischiate insieme fanno un’insalata velenosa”.
MILANISMO – “Errore sia anche e soprattutto quello. Si può sopravvivere senza Maldini, il problema è come è andato avanti il Milan senza Maldini. Non è detto che non si poteva essere milanisti anche senza Maldini, ma questo Milan non è stato milanista.
Disastrosa gestione della comunicazione, voce in capitolo di chi ha vissuto il Milan a tutti i livelli trattati tutti allo stesso modo, come se fossero tutti persone di passaggio. Non c’è stata considerazione o rispetto per ogni componente: né per l’ex dirigente o l’ex giocatore, né per i tifosi né per i giornalisti di lunga data”.
Letizia: “Furlani deve fare mea culpa e creare un ambiente che abbia milanismo”

COSA FARE – “Ci sono tanti problemi a diversi livelli. Il macroproblema della proprietà, con Cardinale deve fare quello che i tifosi gli cantano da settimane. Ma non cambi la politica di RedBird. Piano piano scendi fino al microproblema.
Adesso è momento di sfogo e nervoso. Dai primi giorni del nuovo Milan bisognerà trovare un nuovo per ritornare. Furlani deve fare in primis mea culpa e poi creare un ambiente che abbia milanismo e qualcosa di positivo.
Tutto passa da un allenatore che faccia giocare a calcio la sua squadra. Ci sono poi giocatori che hanno dato tutto, il Milan deve ricostruire da provinciale, prendere da esempio Bologna e Atalanta, il prossimo anno il Milan deve pensare ad arrivare quarto, no allo scudetto. Un allenatore maestro di calcio, giocatori giovani e motivati sono quegli aspetti che servono e creare un ambiente positivo”.
“Conte non mi risulta vicino al Milan. Apprezzerei se arrivasse un tecnico che crea gioco: Italiano, De Zerbi o Thiago Motta”
“Il gruppo sarebbe anche rianimabile, ma lo era più lo scorso anno – ha sottolineato Letizia a MILAN ZONE – Se guardiamo il Napoli, la base è stata privata di due giocatori chiave come Osimhen e Kvaratskhelia, che al Milan potrebbero essere Theo e Maignan. Inoltre Conte – sempre più diretto alla Juve, ndr – non mi risulta vicino al Milan e siccome Conte ce n’è uno solo allora diventa difficile rianimare.

Oggi siamo arrivati al punto in cui uno o due big sono da sacrificare o qualcun altro dei big è sacrificabile. Tra i primi Theo e Maignan, altri come Pulisic, Reijnders o Leao sono giocatori che terrei ma che qualora partissero per un’offerta alta capirei la decisione.
Chi mi renderebbe felice in panchina? Capirei la logica e la apprezzerei, avendo una parvenza di speranza, se arrivasse un tecnico che crea gioco, come Italiano, De Zerbi o Thiago Motta“.
DA CHI RIPARTIRE – “Pulisic, Reijnders e Leao. Capirei se li vendessero a fronte di un’offerta forte, anche se non condividerei la scelta. Da loro bisogna ripartire. E poi da Gabbia, che rappresenta il Milan, Alex Jimenez, che ha margini importanti, Pavlovic a me piace molto, Fofana ha fatto una stagione ottima, con passaggi a vuoto ma nel complesso ha disputato una stagione più che positiva e poi Gimenez.
Fatte le considerazioni rinnoverei anche Jovic, che se deve fare la terza punta non ne vedo di più forti. Al di là dei nomi sarà importante far scegliere i giocatori all’allenatore nuovo”, ha concluso Letizia.