Le ultime sul nuovo Direttore sportivo. Giorgio Furlani guarda anche in Arabia Saudita. Il punto della situazione sulla successione di D’Ottavio
E’ Lee Congerton il nome nuovo per il ruolo di Direttore sportivo. Giorgio Furlani ha voglia di chiudere finalmente il cerchio, dando al Milan il successore di Antonio D’Ottavio.

Così al termine del campionato arriverà la nomina del Ds, dal quale bisognerà ripartire per far rinascere il Diavolo. Il lavoro da svolgere, con il resto del gruppo di lavoro – Zlatan Ibrahimovic, Geoffrey Moncada e lo stesso Giorgio Furlani che non si muoveranno – sarà parecchio e inevitabilmente dovrà partire dalla nomina dell’allenatore.
Sergio Conceicao al termine della stagione, infatti, si separerà dal Milan. L’idea del Diavolo è quella di affidarsi ad una guida italiana che conosca la Serie A. Ecco perché in prima fila ci sono i nomi di Vincenzo Italiano, Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri. Il nuovo Direttore sportivo, ovviamente, come detto, avrà voce in capitolo, ma non avrà certo la parola finale. Al Milan si continuerà a ragionare e lavorare in team, con l’Amministratore Delegato che avvallerà o meno le scelte prese.
Milan modello Atalanta: il punto sul Ds
Dalle tantissime parole di queste settimane si passerà dunque finalmente ai fatti. Lee Congerton è il nome nuovo. Un profilo che possiede le caratteristiche che piacciono a Giorgio Furlani.

Conosce bene la Serie A, avendo lavorato in team, con un club importante come l’Atalanta. A Bergamo ha così contribuito agli acquisti di giocatori come Hojlund e Lookman. Proprio l’arrivo di quest’ultimo conferma come siano importanti e proficui i legami con i club inglesi.
D’altronde il gallese classe 1973 ha lavorato in passato con il Liverpool, prima di trasferirsi al Chelsea e poi al Sunderland e al Leicester. Ha maturato esperienza poi anche per altri club come il Celtic e l’Amburgo e ovviamente per l’Al-Ahli, squadra per cui lavora ormai da più di un anno.
Lee Congerton ha dunque un curriculum di tutto rispetto. I rapporti molti forti con le squadre di Premier League e quelli che ha rafforzato con il fondo PIF, grazie alla collaborazione con gli arabi, non fanno altro che rendere il suo profilo interessante agli occhi di Giorgio Furlani. Ma al Milan serve soprattutto un uomo da campo, un uomo che faccia da collante tra squadra e dirigenza e non solo un conoscitore di giocatori.
Nella corsa al dopo Antonio D’Ottavio, ricordiamo che Furlani, dopo la fumata nera per Fabio Paratici, ha messo gli occhi su Tony D’Amico. L’italiano, però, è blindato dall’Atalanta. Una volta concluso il campionato capiremo se qualcosa sarà cambiata in casa bergamasca o se si dovrà guardare altrove. Sullo sfondo resta Igli Tare, che sposerebbe subito il progetto rossonero, ma per Giorgio Furlani non è né la prima né la seconda scelta.