Il futuro del tecnico del Napoli resta incerto a prescindere dello scudetto: la proprietà lo ha scelto per il nuovo corso
Due partite per la Juventus per decidere il futuro, suo e della panchina. Il destino in questo momento è totalmente nelle mani dei bianconeri, che con due vittorie centrerebbero la Champions League a prescindere dai risultati di Lazio e Roma. Udinese e Venezia non sono due avversari insormontabili, anche se i lagunari in casa sono insidiosissimi e si giocheranno la salvezza.

Tudor invece si giocherà verosimilmente la conferma con queste due ultime partite e ovviamente col Mondiale per Club, anche se la sensazione costante è che non sarà lui l’allenatore della Juventus la prossima stagione. Dei tanti nomi circolati in queste ultime settimane il primo, quello più forte, resta sempre quello di Antonio Conte che può vincere uno storico scudetto col Napoli. Ed è comunque in bilico, soprattutto se non riceverà le adeguate garanzie dalla società sul mercato dopo l’addio a gennaio di Kvaratskhelia non sostituito. “L’ombra di Conte? Io vivo alla giornata, me la godo e soffro allo stesso tempo, senza pensare a quello che accadrà dopo. Non mi sento inferiore a nessuno”, ha detto lo stesso Tudor nella conferenza stampa a due giorni da Juve-Udinese.
Sul canale Youtube di Calciomercato.it abbiamo fatto un punto proprio sul possibile ritorno del mister salentino a Torino: “Il nome di Conte è un nome che arriva dalla proprietà, che vuole avere un uomo fortissimo e lui ha tutte le caratteristiche. Porta competitività, juventinità che serve anche a livello mediatico e ambientale, tiene tutti più tranquilli, e copre le falle nella società che non è fortissima. Se cambia qualcosa in base allo scudetto col Napoli? Non penso che cambi nulla. Se non vince lo scudetto col Napoli Conte esploderà sul mancato arrivo di un sostituto di Kvaratskhelia e lo dirà in ogni modo. Se vincerà lo ribadirà in ogni caso, magari salutando”, le parole del nostro Riccardo Meloni.
Juve, non solo Conte: pronto anche un altro innesto top
Ma la Juventus non sta lavorando solamente sul tavolo Conte e allenatore, ma intende rinforzare in maniera potente anche altri settori del club, ad esempio il comparto medico e atletico. In particolare Antonio Pintus: “È una star in quel ruolo, ha già lavorato con Conte all’Inter anche se non si sono lasciati bene, ci fu un litigio. Lui conosce bene la Juve, è di Torino e potremmo rivederlo lì in estate. Lascerà probabilmente il Real, non seguendo Ancelotti, la sua volontà è tornare in Italia”.

“La Juve – aggiunge Riccardo Meloni – da diversi anni sta ragionando su questo tipo di innesto, scontrandosi però con i tecnici. La Juve vuole creare uno staff atletico fisso a prescindere dai vari allenatori. Lo puoi fare se hai Pintus a capo, uno dei più bravi e famosi al mondo. Un’idea che ha da diversi anni, prima Allegri lo ha rifiutato e lo stesso Thiago Motta”. Infine la chiosa su Conte: “Ora non ci sono contatti in questi giorni, la testa di Conte è totalmente rivolta allo scudetto e alla partita di Parma. Poi tante voci da Napoli e Torino vanno in quella direzione lì”.