La direzione di Marciniak ha fatto perdere le staffe ai blaugrana nel postpartita, chiedendo spiegazioni e gettando ombre sul match
Inter-Barcellona è andata in archivio, anche se difficilmente sarà una partita che i tifosi e gli appassionati dimenticheranno. I nerazzurri sono a un passo dal sogno di tornare a sollevare la Champions League 15 anni dopo il Triplete e ora aspettano il PSG oppure l’Arsenal, che però deve rimontare lo 0-1 dell’andata. Un 4-3 epico maturato ai supplementari grazie alla zampata di Acerbi al 93′ quando tutto sembrava ormai perduto e la rete decisiva di Frattesi, l’ennesima per lui in una stagione complicata.

Dopo il 3-3 spettacolare dell’andata se possibile Inter e Barcellona hanno regalato una serata ancora più intensa, ovviamente non senza episodi controversi e polemiche. In campo, e di conseguenza fuori, ce ne sono state parecchie per l’arbitraggio del polacco Marciniak. A partire dal fallo di mano di Acerbi in area, con la palla che però prima sbatte sul corpo, poi il rigore concesso a Lautaro col Var per fallo di Cubarsi, lo spunto di Inigo Martinez allo stesso Acerbi non visto, il rigore di Mkhitaryan concesso e poi tolto senza cartellini e infine il presunto fallo di Dumfries sul gol di Acerbi. Insomma, tantissima carne al fuoco. E a Barcellona il sentimento che regna è “rabbia, frustrazione e indignazione”, come si legge ad esempio su ‘Sport’. Che titola: “Marciniak si impegna a porre fine al sogno di un Barcellona eroico”.
Il Barcellona indignato per l’arbitraggio di Marciniak: i giocatori chiedono spiegazioni
In zona mista il passaggio dei giocatori blaugrana è stato uguale per tutti, totalmente increduli per le decisioni dell’arbitro. “C’era enorme tristezza, ma anche voglia di avere delle spiegazioni”, scrivono ancora in Spagna. Hansi Flick e con lui anche Pedri sono stati chiarissimi nel postpartita: “Tutte le decisioni dubbie sono andate a favore dell’Inter. La Uefa dovrebbe indagare”.

Ma non sono stati gli unici, tutt’altro. “Sappiamo tutti cosa è successo con questo arbitro l’ultima volta che siamo venuti qui. La UEFA dovrebbe indagare. Nel rigore su Lamine, poi diventato fallo, non ha mostrato il cartellino giallo a Mkhitaryan, che sarebbe stato il secondo”, ha aggiunto Eric Garcia in zona mista. Come lui la rabbia di Araujo che ribadisce: “Non è la prima volta che succede una cosa del genere con questo arbitro. La UEFA dovrebbe indagare. Mkhitaryan doveva essere espulso. È successo diverse volte”. Stesso tono per Inigo Martinez, protagonista di un brutto gesto nei confronti di Acerbi non ravvisato dall’arbitro: “Cade sempre tutto dalla stessa parte. Le decisioni vanno prese, ed è così che le ha prese lui. È stato fatto tutto il possibile. È un peccato”, dice il difensore con un po’ di rassegnazione e quasi impotenza.
Come sottolinea ‘Sport’, il presidente del Barcellona Laporta non ha rilasciato dichiarazioni, ma “l’indignazione verso la UEFA e l’establishment arbitrale non è inferiore a quella che si riscontra negli spogliatoi. Sono estremamente orgogliosi di ciò che hanno fatto i ragazzi di Flick, ma resta la sensazione che lo stemma e la storia del Barça non siano stati sufficientemente rispettati”. Il riferimento dei giocatori blaugrana è a Inter-Barcellona del 2022, in quel caso a dirigere c’era Vincic (con Var olandese) che non assegnò alla squadra di Xavi un rigore per fallo di mano di Dumfries.