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Juve, subito quattro colpi. La notizia è arrivata prima della firma | ESCLUSIVO

I bianconeri pronti a costruire una squadra “di altissimo livello” per arrivare in fondo all’Europa che conta: deciso anche l’allenatore

La Juventus si gioca il futuro in queste ultime partite di campionato, con la Champions League che resta alla portata ma tutt’altro che scontata. L’Atalanta è ancora sopra, ma il Bologna non molla e ha battuto anche l’Inter mettendo ulteriore pressione ai bianconeri. Più staccate Lazio e Roma, con lo scontro diretto in casa dei biancocelesti però ancora da giocare. Insomma, ancora tutto in ballo e quindi con ogni scenario aperto. Un finale vitale per la Juventus così come per Igor Tudor, che si gioca la conferma sulla panchina bianconera.

Cristiano Giuntoli (LaPresse) – calciomercato.it

In queste ultime settimane le quotazioni di una sua permanenza anche oltre il Mondiale per Club sembrano in rialzo: “Io credo che comincino a farsi spazio le consapevolezze, Tudor sta sfruttando bene le sue carte per dimostrare di essere l’allenatore giusto per la Juventus anche su un periodo più lungo. La qualificazione Champions permetterebbe a Tudor di guadagnare un altro anno di contratto, al netto della clausola grazie a cui la Juve può pagare una penale e liberarsi entro luglio. Ma è impossibile che la il club possa cominciare la stagione con un allenatore in scadenza, quindi se venisse decisa la permanenza di Tudor ci sarebbe da discutere anche il contratto”, le parole di Giovanni Albanese a ‘TiAmoCalciomercatoIt’ sul canale Youtube di Calciomercato.it.

Il giornalista de ‘La Gazzetta dello Sport’ ha spiegato: “Di certo Tudor rappresenta tutto quello di cui la Juve ha bisogno in questo momento storico. Ha azzerato le chiacchiere, ha riconosciuto cosa è la Juve, ha ricodificato l’ambiente interno. Ad oggi per quello che Tudor sta facendo, nel quotidiano ancora più che in partita, ogni giorno di più sta guadagnando la fiducia della proprietà. Poi giusto che si facciano anche valutazioni alternative, ma la Juve ha capito che deve puntare su uomini Juve. E questo consolida l’ipotesi della permanenza di Tudor”. Ma anche, ovviamente, il sogno Conte.

Tudor, Conte e il mercato: la Juve da Champions con quattro colpi

Sì, perché nei pensieri della Juve c’è sempre quell’Antonio Conte che sta mandando più di qualche messaggio di incertezza sul suo futuro: “Sì, non c’è più la volontà di scommettere al buio su qualcosa che altrove ha funzionato ma che è tutto da verificare nell’ambiente juventino, ma andare sulla certezza della juventinità – ci dice Giovanni Albanese -. Conte sta però lanciando un messaggio non perché vuole andare via ma perchè vorrebbe rimanere al Napoli. E conoscendolo lo sta facendo nei tempi con cui la società poi può dargli la sponda per rimanere oppure chiudere i giochi senza farlo passare per quello che aveva detto e poi non ha mantenuto”.

igor tudor
Igor Tudor (LaPresse) – calciomercato.it

Ciò non toglie che il filo rosso, anzi bianconero, continua a legarlo: “Il sogno futuro della Juve è Conte, lui stesso si vede nel futuro prima o poi di nuovo alla Juve. Ma c’è anche il Milan che deve ripartire forte, ci sono altri contesti, gli stessi che potevano già prenderlo lo scorso anno e non l’hanno fatto. Siamo dentro al riscatto di Antonio Conte. Ma lui sta dicendo al Napoli: ‘Siamo arrivati fin qui, il mio l’ho fatto e anche oltre, ora devi darmi una risposta’. Se lasci andare Kvara non puoi rispondere con Okafor”.

E in tutto questo quanto inciderà la qualificazione in Champions? “La dirigenza, anche nel periodo di crisi con Motta, ha sempre puntato sul valore della rosa – spiega Albanese al canale YouTube di ‘Calciomercato.it’ -. Quindi se venisse confermato il progetto tecnico-sportivo dell’estate scorsa, credo che possano arrivare quei 3-4 tasselli di altissimo livello per portare la rosa nelle condizioni di affrontare l’Europa che conta con la serenità necessaria di un grande club. Uno come la Juve che ha l’ambizione di arrivare in fondo insieme ai club allestiti per la Champions. Diversamente commenteremmo una rivoluzione totale, ma questo vorrebbe dire non aver centrato la Champions. E porterebbe anche altri equilibri nell’area sportiva a saltare”.

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