Il portiere italiano è in grande forma e ha trascinato il PSG in Champions League: ad un grande momento in campo corrisponde tuttavia una situazione contrattuale intricata. Ad oggi infatti il contratto del portiere coi parigini scadrà nel 2026 e le trattative per il rinnovo sono ferme: Donnarumma è un chiara occasione di mercato per la Serie A.
Contro il Liverpool Donnarumma ha dato ancora una volta prova di essere tra i migliori al mondo nel suo ruolo. Dopo lo 0-1 dell’andata, il portiere azzurro ha mantenuto la porta inviolata nei 120 minuti ed è stato decisivo nei supplementari con 2 interventi su Szoboszlai e Diaz. Infine ha brillato durante i calci di rigore, parando i tiri di Nunez e Jones. Con 2 parate, 8 respinte di pugno e 12 spazzate, Donnarumma ha zittito le critiche, portando il PSG ai quarti e dimostrando il suo valore sotto pressione.
Arrivato a Parigi nell’ormai lontano 2021, il portiere originario di Castellammare ha vinto 3 campionati francesi, 1 coppa nazionale e 3 supercoppe di lega, laureandosi per 4 volte come miglior portiere della stagione. Nel mezzo, ovviamente, un Europeo da protagonista con la Nazionale italiana vinto nel 2021. Perché allora Donnarumma non rinnova con il PSG? Come sempre i matrimoni si fanno in due e, strano a dirsi, in questo momento, come riferisce Le Parisien, ci sono dubbi da entrambe le parti.

Da un alto il portiere assieme al suo entourage attende offerte importanti anche in termini economici (dal Paris o da altri grandi club); dall’altro i capitolini di Francia hanno messo gli occhi su Chevalier del Lille, protagonista di una grande stagione fin qui coi mastini. Ecco quindi che Donnarumma potrebbe arrivare in Serie A nella prossima sessione di mercato.
Donnarumma in Serie A: niente Napoli, c’è l’Inter
Donnarumma-Inter, sogno di mercato non troppo impossibile. Ad oggi nerazzurri sono ancora alla ricerca di un portiere tra gli altri obiettivi di Marotta e Ausilio: l’idea potrebbe essere quella di tenere Sommer ancora per una stagione e puntare poi su Gigio a partire dalla stagione 26/27, ingaggiandolo a parametro zero. Ciò consentirebbe di risparmiare qualcosina sul cartellino (il vezzeggiativo è d’obbligo, viste le commissioni per gli agenti).

Resterebbe al palo il Napoli, che non è convinto al 100% da Meret tanto da proporgli ad oggi l’ennesimo rinnovo-ponte (un anno + un altro anno opzionale). Gli azzurri infatti, nonostante l’upgrade fatto con Conte, non sono ancora arrivati ad un volume di fatturato tale da consentire di pagare l’ingaggio di un giocatore oltre 10 milioni di euro (il caso Osimhen docet sotto questo di vista).