La squadra di Inzaghi elimina il Feyenoord e conquista il pass per i quarti di Champions League: doppio esordio in maglia nerazzurra
Dopo De Pieri contro il Monaco, ieri è toccato ad altri due talenti della cantera dell’Inter esordire in prima squadra sul prestigioso palcoscenico della Champions League.

Tutta la gioia di Matteo Cocchi, 18enne laterale della Primavera, subentrato ad Acerbi nel finale di partita contro il Feyenoord: “Per me è un’emozione indescrivibile, non è una serata come le altre. Ringrazio mister Inzaghi e la società, è un’opportunità che ogni bambino sogna”, le parole di un’emozionato Cocchi in zona mista e riprese dall’inviato di Calciomercato.it.
Il classe 2007, che si ispira a Dimarco, prosegue: “Il mister prima di entrare mi ha detto di stare tranquillo, di non pensare al resto. Speravo di esordire: quando sei lì in panchina, ci speri ogni volta. Il paragone con Dimarco? Lo vedo negli allenamenti ogni giorno, cerco di prendere ispirazione da lui e rubargli qualche segreto. Però è troppo presto per dirlo. Certamente, come lui sono interista da sempre”.
Inter, esordio per i baby Berenbruch e Cocchi: “Difficile da spiegare”
Oltre a Cocchi notte speciale anche per Thomas Berenbruch, talentoso del centrocampista classe 2005, più volte aggregato da Inzaghi in questa stagione con la prima squadra: “È difficile da spiegare, è un qualcosa di indescrivibile. Da bambino venivo a San Siro con mio padre, adesso sono qui a giocare un ottavo di Champions con la maglia dell’Inter”, ha dichiarato sempre dalla mixed zone del ‘Meazza’ il gioiello della Primavera nerazzurra.
Berenbruch – subentrato all’acciaccato Frattesi – nel quotidiano cerca di apprendere il più possibile da due big del calibro di Barella e Mkhitaryan: “Sono due fari per me da cui imparare“. Sul momento infine dell’ingresso in campo: “C’era tanta adrenalina, non me l’aspettavo. Ho iniziato a crederci quando mister Inzaghi a un certo punto ha fatto sedere in panchina Lautaro e Barella. Ho cercato di calmarmi e di giocare tranquillo”.