Sconfitta storica per la Juventus contro l’Atalanta e umore nerissimo in conferenza stampa per l’allenatore della ‘Vecchia Signora’
Volto teso e la voglia di cancellare una notte infausta per la Juventus. Traspare grande amarezza nelle parole di Thiago Motta in conferenza stampa dopo la fragorosa sconfitta contro l’Atalanta.

Squadra duramente contestata e con i tifosi che chiedevano le dimissioni a fine partita, ma per il momento l’ex allenatore del Bologna rimane al suo posto. Niente esonero, anche se la posizione di Motta inizia a farsi delicata: “L’Atalanta ha meritato la vittoria, sapevamo che sarebbe stata una partita complicata. Dopo l’episodio del rigore, dal mio punto di vista discutibile, abbiamo avuto grande difficoltà. Abbiamo perso equilibrio e ci siamo sbilanciati. Tutto poi diventato più difficile”, ha esordito l’allenatore bianconero.
👀IL NERVOSISMO DI #THIAGOMOTTA IN CONFERENZA
Il tecnico bianconero, nel post #JuventusAtalanta, ha voluto precisare alcuni aspetti del suo carattere non senza polemiche nei confronti del giornalista che gli ha posto la domanda pic.twitter.com/SBeCZFV2GN
— calciomercato.it (@calciomercatoit) March 9, 2025
Thiago Motta prosegue parlando della contestazione: “Siamo tristi e dispiaciuti, è difficile da dirigere e sarà complicato questa sera andare a dormire. Quello che succede all’esterno può condizionare, è normale. Tutte le voci sono da rispettare, sia dei tifosi che da parte di voi giornalisti”.
Juventus-Atalanta, Thiago Motta in conferenza: “Sono triste e dispiaciuto”
Sulle scelte di formazione e Yildiz titolare: “Forse sì, sarebbe stato meglio far giocare Mbangula al posto di Kenan. Il margine di miglioramento della squadra è enorme, abbiamo giocato tante gare di ottimo livello. Questa rosa merita la classifica che ha in questo momento”.

Infine, Thiago Motta si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “Incazzarmi e tirare bottigliette nello spogliatoio? Non fa parte del mio carattere fare sceneggiate, sono una persona onesta e un professionista. Da me non si vedranno mai certi comportamenti. Sono triste e dispiaciuto, però da domani dobbiamo avere la forza di pensare alla prossima partita e unire ancora di più lo spogliatoio, non come tu hai scritto (riferendosi al giornalista che aveva posto la domanda, ndr) parlando dell’amico dell’amico…”.