Le ultime sul futuro del club rossonero: il Diavolo è pronto a cambiare volto in vista della prossima stagione. Le scelte dell’Ad
La vittoria contro il Lecce non ha certo cambiato i piani in Casa Milan. La squadra e Sergio Conceicao sono chiamati a pensare al campo, ma la dirigenza è già a lavoro per programmare il futuro.

Un futuro, che vedrà ancor di più in prima linea Giorgio Furlani, che dal viaggio in America, dove ha incontrato Gerry Cardinale ne esce ovviamente rafforzato. Le scelte di Zlatan Ibrahimovic, dunque, dovranno inevitabilmente essere approvate dall’attuale Amministratore delegato. La volata per la poltrona di Direttore sportivo è così ancora aperta, con Igli Tare, precedentemente in fuga dopo gli incontri positivi con lo svedese e Cardinale, riacciuffato dal gruppo. Un gruppo che vede Fabio Paratici in corsia di sorpasso. Più indietro troviamo D’Amico e tutti gli altri italiani con un contratto con altre squadre. Solo dopo gli stranieri Krösche e Thiago Scuro. L’idea principale del Milan, infatti, è quella di affidarsi a chi conosce il calcio italiano e le sue dinamiche. Furlani si prenderà dunque ancora del tempo, difficile da quantificare, anche perché stavolta non si potrà sbagliare.
Non si dovrà sbagliare nemmeno in panchina, dove la linea non è molto diversa da quella che si pensa di seguire per il ds. Ecco perché Massimiliano Allegri ha guadagnato terreno, ma restano in scia Maurizio Sarri e Vincenzo Italiano, senza dimenticare Cesc Fabregas, che difficilmente però lascerà Como. Conte? Ad oggi tutte le sue attenzioni sono alla corsa Scudetto. Al momento, chiaramente, è difficile pensare ad altro.
Milan, i giorni di Furlani
In questi giorni, dunque, si parlerà ancora di allenatore (capiremo se ci saranno i primi contatti diretti), ma soprattutto di Ds, con il telefono di Giorgio Furlani che sarà sempre più bollente per un casting entrato nel vivo. E Ibra? Continuerà ad aver voce in capitolo, rappresentando Gerry Cardinale a Milano, ma la sua parola non sarà l’ultima, come magari sperava. Un confronto tra le parti è ovviamente inevitabile per far chiarezza una volta per tutte.

Poi dopo la scelta del Ds si penserà al mercato. Un mercato che cambierà senza Champions League. Il Milan non ha alcuna esigenza di vendere, ma nessun calciatore sarà considerato incedibile. Oltre a risolvere il ‘caso’ Theo Hernandez, servirà fare chiarezza sulla linea che bisognerà seguire. L’idea di avere una rosa più azzurra sta prendendo sempre più piede nei corridoi di via Aldo Rossi. Serve un’anima italiana, ecco perché Ricci resta un obiettivo concreto a prescindere da tutto (ma c’è la concorrenza dell’Inter) e non è da escludere un rinnovo a cifre molto più basse delle attuali di Florenzi, fondamentale anche per ricostruire lo spogliatoio, ma dovrà dare risposte sul piano fisico in questi due mesi. Altri nomi? Attenzione ad Orsolini e Iucca se in avanti dovessero esserci tanti cambiamenti.