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Milan spazzato via, Conceicao è ai titoli di coda. Da Moncada al nuovo ds: la rivoluzione è totale

Le ultime sul futuro del club rossonero. La stagione del Diavolo, dopo il ko di ieri, appare ormai ai titoli di coda

Furlani e Ibrahimovic osservano la squadra da bordo campo
Milan spazzato via, Conceicao è ai titoli di coda. Da Moncada al nuovo ds: la rivoluzione è totale (LaPresse) – Calciomercato.it

Tutto è compiuto. Il Milan è stato spazzato via, raso al suolo. La sconfitta contro il Bologna certifica il disastro della gestione RedBird, con i proclami di Gerry Cardinale e Zlatan Ibrahimovic evaporati. Del Milan, capace di vincere lo Scudetto e di giocare la semifinale di Champions League, non è rimasto più nulla se non quei 3-4 giocatori sui quali far ricadere le colpe di questa stagione fallimentare.

Il quarto posto è davvero lontano e a questa annata non resta, dunque, che mettere un punto. Giusto così iniziare a guardare a quella successiva: serve innanzitutto individuare i cocci buoni dai quali ripartire per provare a ricomporre il vaso. Una missione più che complicata.

Così la domanda, adesso, sorge spontanea: a chi verrà affidato l’incarico di ricostruire il Milan? Risorgere dalle proprie ceneri non è mai facile, soprattutto per un Diavolo, al quale è stata tolta l’Anima. A Gerry Cardinale spetterà il compito più arduo, quello di scegliere le persone giuste per rilanciare un progetto sportivo fin qui fallimentare. Il numero uno di RedBird ha acquistato un club al primo posto e lo ha portato all’ottavo, nonostante importanti investimenti.

Dal nuovo ds all’allenatore: al Milan si cambia

Ibrahimovic e Moncada in tribuna a seguire il Milan
Dal nuovo ds all’allenatore: al Milan si cambia (LaPresse) – Calciomercato.it

La lente di ingrandimento, dunque, non può che essere puntata principalmente sul gruppo di lavoro, che ha costruito la squadra e che ha scelto l’allenatore sbagliato. Ma se Ibrahimovic rappresenta la società e Furlani è l’uomo dei conti (può tornare a fare solo questo), l’unico che non ha scusanti è Geoffrey Moncada. Il francese ha di fatto raccolto l’eredità di Paolo Maldini senza successo: l’ex capo scout ha fallito nella posizione di Direttore Tecnico e ora rischia di pagare per tutti.

Per l’ex Monaco le strade percorribili ormai sono due: o un ulteriore ridimensionamento (può ricominciare dal suo vecchio lavoro) o un addio a fine stagione. D’altronde Moncada ha un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno ed è imminente l’arrivo di un nuovo Direttore Sportivo.

Inevitabilmente il ds che prenderà posto al quarto piano di via Aldo Rossi sarà una figura di riferimento importante per il Milan che nascerà. Il casting è aperto e c’è la voglia di affidarsi ad un dirigente che conosca il calcio italiano e la sua politica. Berta è sempre più lontano. Resistono così i profili di Tare e Paratici, insieme alle novità D’Amico e Burdisso, ma la sensazione è che alla fine verrà scelta una figura di cui non si è ancora parlato. Sullo sfondo resta Modesto, che però non può rappresentare la svolta richiesta.

Poi sarà tempo anche di capire da quale allenatore ripartire. L’avventura di Sergio Conceicao è ormai al capolinea. Niente può salvarlo, se non un miracolo, al quale non crede più nessuno, nemmeno lo stesso portoghese. Una nuova figuraccia, contro la Lazio, potrebbe accelerare il processo di addio, portando la dirigenza ad affidarsi ad un traghettatore, ma al momento non si stanno facendo valutazioni in tal senso. Dopo due stranieri sarà, poi, quasi certamente un italiano a guidare il Milan.

Tornano così in ballo tutti quei profili di cui si scrive da questa estate: da Maurizio Sarri a Roberto De Zerbi, passando per Massimiliano Allegri e Antonio Conte. Tutti sarebbero pronti ad accettare il progetto rossonero, ma stavolta non si dovrà cincischiare e servirà scegliere con convinzione la nuova guida. Negli ultimi giorni, poi, sono emersi altri due profili, quello di Carlo Ancelotti e di Cesc Fabregas. Due figure, per esperienza, agli antipodi, a testimonianza che la scelta è ancora tutta da prendere.

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