Comprare un calciatore che ha fatto la differenza con Gasperini è sempre molto rischioso. L’ultimo caso è l’olandese, forse sopravvalutato un po’ da tutti
Mai prendere un giocatore esploso con Gasperini. Questa è una cosa che nel calcio si dice da tempo, magari più nel privato che pubblicamente, ma che ha basi solide. Tranne rare eccezioni, del resto, chi ha fatto bene se non benissimo alle dipendenze del tecnico di Grugliasco, quasi mai si è poi ripetuto altrove.

Solo con Gasperini: Koopmeiners è l’ultimo caso
L’ultimo caso, ma crediamo non l’ultimissimo, è quello di Koopmeiners. Centrocampista totale a Bergamo, timoroso e spaesato a Torino.
È vero che alla Juventus si è trovato dentro un caos tattico che ha fin qui penalizzato pure altri giocatori, e che la maglia bianconera ha un peso specifico superiore rispetto a quella dell’Atalanta, però anche con lui il sospetto sorge spontaneo: ossia che un po’ tutti, da Giuntoli a Motta e noi compresi, lo abbiamo sopravvalutato, abbagliati dalle grandi prestazioni fornite nei tre anni in nerazzurro.
Cioè con Gasperini allenatore, antipatico quanto si vuole ma senza dubbio un fuoriclasse del suo mestiere, soprattutto nell’elevare all’ennesima potenza le qualità dei calciatori che gli vengono messi a disposizione.
Tanto per dire, già il Koopmeiners dell’Olanda è stato, spesso e volentieri, inferiore a quello che andava in campo con la maglia dell’Atalanta. Per non parlare, tornando a bomba, di quello visto fin qui in bianconero.
Lookman, grandi numeri solo con Gasperini
La Juve correrebbe il medesimo rischio con Lookman, che piace molto a Giuntoli in vista di un rinnovamento del reparto avanzato. Il primo rischio sarebbe quello di ‘sacrificare’, tatticamente o sul mercato un giocatore dal talento enorme come Yildiz.
Il secondo, non meno importante, quello di strapagare un giocatore che, come Koopmeiners, solo con Gasperini è riuscito a toccare certi livelli e determinati numeri.

Il ruolo di seconda se non prima punta lo ha ricoperto per davvero e con continuità soltanto a Bergamo, ma prima di trasferirsi in Serie A e alla corte di Gasperini, col quale pare aver rotto definitivamente dopo le dichiarazioni del tecnico sul rigore sbagliato col Brugge, Lookman aveva realizzato appena 35 gol, di cui 12 al Charlton, cambiando tra l’altro più volte squadra.
Delle 84 reti complessive con i club, oltre la metà (49 in 107 partite) – in aggiunta a 23 assist – le ha messe a segno proprio all’Atalanta. Oggi, a 27 anni, il nigeriano è un attaccante maturo e forte, non a caso lo voleva il Paris Saint-Germain, ma anche con lui si corre il rischio di un investimento eccessivo in rapporto all’effettivo valore.