Il presidente salentino esprime tutto il suo disappunto in conferenza stampa al termine della sfida persa contro i friulani
Dopo lo sfogo di Marco Giampaolo, non si placano le polemiche in casa Lecce. Anche il presidente dei salentini Saverio Sticchi Damiani ha espresso tutto il suo disappunto nel corso della conferenza stampa dopo la partita persa in casa contro l’Udinese.

Al centro della discussione, chiaramente, il rigore concesso alla compagine friulana dopo la revisione al Var. “Vengo a parlare io. Stiamo parlando di una partita non bella, dove un episodio, anzi più di uno, fa tutta la differenza del mondo. Partiamo dal rigore in primis. Dispiace, fatichiamo a comprendere regole, protocolli e il resto. L’arbitro vede benissimo dal campo. E se il Var interviene in una situazione di gioco è un tema gravissimo in termini di protocollo. Si va a sovvertire il protocollo per un rigore improponibile e inconcepibile – ha affermato il presidente giallorosso – Mi spiace che un arbitro giovane sia stato mandato al massacro per un rigore che è fuori da ogni grazia di Dio. Un arbitro giovane, che ha visto bene, non può essere richiamato per un caso del genere. Abbiamo coniato un rigore dove l’attaccante cerca il gomito del difensore. Significa che episodi simili devono essere puniti col rigore. Nella stessa partita ce n’è uno o uguale su Coulibaly, ma questo già non vale più”.
Sticchi Damiani ha parlato anche di un altro episodio contestato dai padroni di casa, ossia la mancata espulsione di Payero per secondo giallo, dopo che l’argentino era entrato in campo da pochi minuti al posto di Sanchez: “Meno ridicola è la questione del secondo giallo a Payero: lì è impossibile non dare il secondo giallo per un intervento a gamba tesa. Noi ci mettiamo tutta la buona volontà per capire, ma certe giornate è difficile. Al var c’è lo stesso arbitro che lo scorso anno trovò il pestone di Piccoli e non ci fece vincere contro il Milan, quest’anno ha trovato l’attaccante che sbatte sul gomito del difensore. E’ già la seconda volta e inizia ad essere pesante per noi. Chissà se le scuse, che erano arrivate alla fine della scorsa stagione, arriveranno anche quest’anno. Queste cose diventano di difficile comprensione per tutti noi”