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Milan, niente sconti per Theo Hernandez: “È inaccettabile, deve cambiare aria”

Il terzino rossonero e della nazionale francese nell’occhio del ciclone dopo il rosso contro il Feyenoord e l’uscita di scena del ‘Diavolo’ dalla Champions League

Debacle italiana nei playoff di Champions League. Milan, Atalanta e Juventus salutano in anticipo la competizione dopo la disastrosa due giorni europea nella massima competizione.

Milan, Theo Hernandez nell'occhio del ciclone
Theo Hernandez (LaPresse) – Calciomercato.it

In casa rossonera fa discutere l’espulsione di Theo Hernandez, difeso ieri dal compagno Gabbia: “Ha sbagliato e ci ha chiesto scusa, ma ha tutto il nostro appoggio. È un patrimonio per il Milan”. Più duro è invece l’analisi di Alessandro Costacurta, grande ex e bandiera del ‘Diavolo’, sul conto del nazionale francese: “Mi sarei incazzato come una bestia. Due pirlate così non si giustificano. O si rimette in riga o deve cambiare aria – chiosa Costacurta al quotidiano ‘La Repubblica’ – Da uno dei migliori terzini al mondo, un atteggiamento simile è inaccettabile. Corre sulla fascia che è stata di Paolo Maldini“.

Milan, Costacurta bacchetta anche Leao: “Non è ancora un campione”

Costacurta si sofferma anche sul lavoro in panchina di Conceicao: “Gli servono tempo e giocatori all’altezza. Si sopravvaluta spesso il ruolo degli allenatori e la loro capacità di determinare il clima nello spogliatoio. Pippo Inzaghi stava male prima delle partite, non bene. Eppure segnava come nessuno”.

alessandro costacurta
Alessandro Costacurta (LaPresse) – Calciomercato.it

L’ex difensore continua sul momento del Milan parlando di Ibrahimovic e Leao: “Maldini ha il giusto distacco dalle cose e un’intelligenza analitica. Per questo è stato il miglior difensore della storia e un grande manager. Il suo scudetto resta un miracolo. Zlatan ha carisma ma deve allenarsi nel giudizio. L’ultimo mercato è un buon segnale, ma è in formazione. Così come lo è Leao. Può diventare un campione, ma non lo è. Oggi la parola è abusata. Io non sono stato un campione, ma riuscivo a giocare con i fuoriclasse, la storia l’abbiamo fatta insieme. Servono impegno, atteggiamento, voglia di imparare”, conclude Costacurta.

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