Sergio Conceicao non riesce a far fare ai suoi il salto di qualità, gli scenari per il futuro del Milan: altro ribaltone in panchina, ma non solo
Due passi in avanti e uno, molto consistente, indietro. Il Milan prosegue nella sua stagione incostante, non riuscendo a dare continuità al proprio rendimento. Dopo le due incoraggianti vittorie contro Roma ed Empoli, è arrivato il ko contro il Feyenoord, che complica il percorso europeo.

Una sconfitta rocambolesca, in Olanda, maturata per un errore clamoroso di Maignan in apertura sul tiro senza pretese di Paixao e poi per una prestazione non all’altezza delle aspettative. Lo schieramento ultra offensivo non ha pagato, davanti il poker composto da Pulisic, Joao Felix e Leao dietro Gimenez non ha inciso. Ci si aspettava decisamente di più, oltretutto al cospetto di una squadra che aveva appena cambiato allenatore e appariva in grossa crisi. Ma il ‘De Kuip’ si è confermato uno stadio davvero ostico per tutti.
Nuovi campanelli d’allarme per Sergio Conceicao, che a fine partita ha criticato, giustamente, i suoi per una prova sotto tono. Ma anche il tecnico portoghese deve finire, inevitabilmente, sul banco degli imputati, faticando a trovare un gioco coerente. La prossima settimana, occorrerà ribaltare il doppio confronto con il Feyenoord per non vedere già sfumare uno degli obiettivi stagionali. Il che imporrebbe alla società riflessioni fondamentali sul futuro. Il Milan si trova già di fronte a un grosso dilemma.
Milan, la scelta che cambia tutto: via Conceicao o l’addio di Leao e degli altri big
Con un Milan fuori presto dall’Europa e/o non in grado di riproporsi nella prossima edizione della Champions League, il destino di Conceicao in panchina potrebbe essere segnato. Ma non è detto che ai piani alti del club non si decida di prendere un’altra strada, sulla scorta della rivoluzione di mercato degli ultimi giorni di gennaio.

Leao è finito nuovamente nella bufera per la sua pessima prestazione, ma anche altri si sono espressi molto al di sotto dei propri standard. Come il già citato Maignan o Theo Hernandez. E non è detto che il Milan, a questo punto, non opti per l’addio di almeno uno di questi big, per dare il via a un ciclo completamente differente, puntando sulla fiducia a Conceicao e per dargli una squadra più rispondente alle sue idee.
Se invece si concludesse, dopo soli pochi mesi, l’avventura del portoghese, occhio a piste suggestive dall’estero per un rilancio di immagine. Nella mente di Ibrahimovic c’è sempre Thomas Tuchel, un altro candidato eccellente potrebbe essere Xavi.