Il ‘Diavolo’ conquista i tre punti in Champions contro al Stella Rossa, ma a far discutere sono le parole post gara dell’allenatore portoghese
Il Milan vince nel finale contro la Stella Rossa, ma a far rumore sono le dichiarazioni post partita di Paulo Fonseca. L’allenatore portoghese incassa una vittoria preziosissima, ma non è soddisfatto della prestazione della sua squadra, con il ‘Diavolo’ che ha rischiato di compromettere una vittoria preziosissima nella corsa agli ottavi di Champions League.
Fanno discutere le parole di Fonseca, che ha puntato il dito contro la prestazione della squadra e di alcuni singoli. Ambiente bollente a Milanello, come sottolinea Fabio Capello: “Sono parole pesantissime, nel senso che i giocatori devono stare molto attenti perché il pubblico è dalla parte di Fonseca e quindi quando giocheranno le prossime partite devono fare qualcosa di più. Non è una bella situazione – sottolinea il tecnico di Pieris a ‘Sky Sport’ – Ci sono calciatori che non vogliono perdere partite in allenamento, questi qui giocano una partita importante a San Siro e la giocano come se fosse nemmeno un’amichevole. È questa la grande delusione di Fonseca. Come si fa a non avere l’amor proprio di lottare?”.
Milan, Costacurta sulla sfuriata di Fonseca: “Non ricordo un allenatore così deluso”
Sulla sfuriata di Fonseca, intervengono anche Costacurta e Di Canio: “Lui ha voluto esplicitare la sensazione che abbiamo tutti sui giocatori. Non ricordo un allenatore così deluso, ha voluto aprirsi e ha dato responsabilità ai calciatori”, spiega l’ex difensore. “Quelli che dovrebbero essere i leader sono tecnicamente bravi, ma a sprazzi e non hanno il senso di trasmettere i valori della società, della storia del club. Vivono il calcio in modo disincantato”, dice invece Di Canio.
Infine, ecco l’analisi del giornalista Condò: “È giusto quello che ha fatto perché non è la prima volta che si vede una prestazione del genere. Ci sono stati dei prodromi come il cooling break di Roma, i rigori di Firenze. Ci sono stati degli episodi che ci hanno fatto pensare all’insubordinazione della squadra. È come se avesse pensato ‘io faccio quella piazzata sugli arbitri per coprirvi e voi mi ripagate così?'”.