Frosinone, è contestazione allo Stirpe: la curva fischia la squadra dopo la retrocessione

Il Frosinone retrocede in maniera clamorosa perdendo allo Stirpe contro l’Udinese, che invece si salva: fischi dagli spalti per la squadra di Di Francesco

Epilogo clamoroso allo Stirpe. Il Frosinone è in Serie B, con un epilogo incredibilmente beffardo, visto che fino al 93′ di Empoli-Roma in cadetteria sarebbe retrocessa la squadra di Nicola con quella di Di Francesco salva. E invece il gol di Niang ha ribaltato tutto come proprio non ci si poteva aspettare. Nonostante una partita giocata comunque all’attacco, con tante occasioni. Troppe senza segnare.

Eusebio Di Francesco (LaPresse) – calciomercato.it

Al fischio finale lo Stirpe era totalmente incredulo, i giocatori in campo lo stesso. In tanti quasi non si sono resi conto neanche nei primi secondi dopo la fine del match. Lacrime, nervosismo, come quello di Soule alla sua uscita dal campo per qualche problemino fisico nonostante la voglia di restare in campo. Poi lo stadio viene avvolto da un silenzio spettrale mentre l’Udinese festeggia sotto la curva dei propri tifosi. Un vero e proprio psicodramma anche per Di Francesco, che pure ha fatto vedere un ottimo calcio ma senza risultati. Che poi sono quelli che contano. La squadra dopo qualche minuto va sotto la curva, da cui però non arrivano applausi ma solo fischi e cori come “Andate a lavorare”. E ancora “Questa curva non retrocede”. Dalla tribuna piovono insulti, ma poi gli applausi per un campionato comunque dalle mille emozioni. La curva invece non cambia idea e prosegui con i fischi. La rete di Davis è davvero un boccone troppo amaro da mandare giù, soprattutto per come si è consumata questa tragedia sportiva. Anche nelle sconfitte, pure pesanti come con l’Inter, gli applausi non erano mai mancati. Stavolta no.

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