Zhang saluta l’Inter: “Il più grande onore della mia vita”

Mentre la nuova proprietà interista targata Oaktree inizia il proprio insediamento a dare i saluti è la famiglia Zhang tramite Steven. Il post sui social 

Lo scudetto stravinto quest’anno è l’ultimo grande ricordo della famiglia Zhang legata al mondo Inter. Dal 22 maggio infatti la società nerazzurra passa di mano a Oaktree che ne ha preso il controllo.

Zhang saluta l'Inter
Zhang (LaPresse) – Calciomercato.it

Si è quindi esaurito i rapporto tra l’ormai vecchia proprietà e la società meneghina che ha vissuto anni importanti e comunque costellati da successi. Lo sa bene anche Steven Zhang che proprio stamattina, con un post pubblicato su Instagram, ha rotto il silenzio con una lunga lettera d’addio: “Cari interisti, gli addii non sono mai facili, soprattutto quando devi salutare qualcuno che ami. Nella vita, tutto ha un inizio e una fine. Ho sempre saputo che un giorno avrei dovuto dirvi addio. La semplice verità è che non ero pronto e probabilmente non lo sarei mai stato”.

Zhang ha aggiunto: “All’inizio della mia presidenza ho promesso di riportare l’Inter ai vertici, dove era sempre stata. In questi otto anni abbiamo conquistato sette trofei, due finali europee e abbiamo vinto due volte il campionato di Serie A. La leggendaria Seconda Stella è una testimonianza del nostro successo. Dopo importanti investimenti e innumerevoli ore di lavoro, l’Inter si è trasformata in un club moderno, innovativo e vincente, al livello più alto del calcio europeo”.

Nel resto della lettera a cuore aperto Zhang ringrazia praticamente tutti: dai dirigenti ai calciatori, passando per staff e soprattutto i tifosi. Infine un invito alla nuova proprietà: “A coloro che porteranno avanti questa Società, vi prego di amare la nostra Inter, di proteggere la sua gente e, soprattutto, di rispettare il suo valore fondamentale. È un grande onore e una grande responsabilità assumere la guida dell’Inter. Con amore e cura, l’Inter vi ripagherà con enormi risultati, emozioni e gioia. Per me è stato il più grande onore della mia vita“. 

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