Roma-Juve non è finita, rischio squalifica con la prova Tv

Coda polemica per Roma-Juventus, uno dei protagonisti in campo rischia la squalifica con la prova tv: cosa è successo

Una partita come sempre ad alta tensione e dai ritmi forsennati, che di sicuro non ha annoiato gli spettatori neutrali e che ha riservato tante emozioni. Questa è stata Roma-Juventus, con un costante batti e ribatti che avrebbe potuto sorridere, alla fine, a ognuna delle due squadre, ma il match si è concluso sull’1-1.

Roma-Juventus, rischio squalifica con prova tv
Andrea Colombo, arbitro di Roma-Juventus © LaPresse – Calciomercato.it

 

Ribaltamenti di fronte, belle giocate, probabilmente tanti errori per la frenesia da ambo le parti, di certo le due squadre si sono date battaglia e hanno dato tutto. Finisce con un pari che non soddisfa pienamente nessuno, in particolare la Roma che sperava di avvicinarsi ai rivali, mentre la Juventus, tutto sommato, vede in questo modo la qualificazione in Champions League molto più vicina. La sfida, comunque, potrebbe riservare una ulteriore coda polemica: vediamo il motivo.

Roma-Juventus, il giallo su una possibile espressione blasfema

Potrebbe infatti rischiare l’utilizzo della prova Tv, e una conseguente squalifica, il romanista Bryan Cristante, che nel corso del secondo tempo è stato colto dalle telecamere in un momento di sfogo piuttosto eloquente.

Roma-Juventus, possibile espressione blasfema
Bryan Cristante © LaPresse – Calciomercato.it

 

Le immagini non danno certezze, ma dal labiale il centrocampista della Roma potrebbe aver pronunciato una espressione blasfema. Vicenda che ovviamente sarà analizzata con grande attenzione, per capire se ci saranno o meno gli estremi per procedere nei confronti del giocatore.

Ci sono precedenti, in merito, che pendono dall’una o dall’altra parte. Quest’anno, ha subito una squalifica per una vicenda simile il portiere del Frosinone, Turati, mentre lo stesso Cristante, nel dicembre 2020, dopo una autorete in un Bologna-Roma finito 5-1 per i giallorossi, fu a propria volta sanzionato dal Giudice Sportivo per una giornata di stop. Invece, ad ottobre, in Lazio-Fiorentina, dopo il gol vittoria dei biancocelesti a tempo scaduto, l’espressione blasfema di Lazzari fu colta nitidamente, sia con riscontri audio che con riscontri video, ma in quel caso la Procura federale non intraprese alcuna azione. Sempre quest’anno, in Torino-Fiorentina, per una espressione del portiere viola Terracciano, si scelse il non luogo a procedere non essendoci certezza della frase effettivamente pronunciata.

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