Vialli, Conte e il ritorno alla Juventus: Chiellini dice tutto

Giorgio Chiellini racconta un po’ della sua carriera: dalla Juventus alla vittoria dell’Europeo, passando per Conte e Cristiano Ronaldo

Dalla BBC a Buffon “miglior portiere della storia”, passando per Vialli, Conte e Cristiano Ronaldo. Giorgio Chiellini racconta parte della sua carriera al podcast ‘The BSMT’, soffermandosi su passato ma anche sul futuro con la voglia neanche nascosta di tornare a Torino “la mia seconda casa” che è “anche la casa del futuro, perché l’idea un domani è di tornare lì”.

Chiellini su BBC, Conte e Ronaldo
Chiellini (LaPresse) – Calciomercato.it

Lì dove con la Bonucci e Barzagli si è formata la BBC, il trittico perfetto davanti a Buffon che l’ex difensore non fatica a definire il miglior portiere in assoluto. Juve, ma anche la Nazionale con l’Europeo vinto nel 2021 e la coppia Mancini-Vialli: “In quell’Europeo fu bello vedere la complementarità che c’era tra Vialli e Mancini: Roberto è un introverso, parla quasi perché deve; Gianluca aveva una leadership innata, un’abilità nel comunicare e nell’entrarti dentro che Roberto non ha a quel livello. Insieme erano perfetti”.

Ancora su Vialli: “Aveva la capacità di entrarti nel cuore, sapeva alzare a bassare la tensione con qualche battuta, ma sapeva anche fare il discorso motivazionale”.

Juventus, Chiellini ‘chiama’ Conte: “Spero che possa rientrare presto”

Si torna alla Juventus e al rapporto con Conte, oggi al centro di tante chiacchiere di mercato. “Ti entra dentro, facendoti vivere una realtà diversa: per lui saresti pronto a morire. È un sergente e ti chiede moltissimo tutti i giorni, ma riesce a convincerti perché ti dimostra che in quel modo funziona”.

Chiellini su Conte e il ritorno alla Juventus
Chiellini (LaPresse) – Calciomercato.it

Chiellini quindi sul futuro di Conte dice: “Mi auguro possa rientrare presto. Alla Juve? Questo non lo so”. Infine su Ronaldo e la vittoria in Champions non arrivata anche per sfortuna, però a quella Juve poi mancava anche qualità: “Ronaldo era la ciliegina, ma aveva bisogno di una torta un po’ più grande”.

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