Juventus, altro ricorso Calciopoli e possibile svolta: così cambia tutto

Novità sulla vicenda Calciopoli che potrebbe improvvisamente riaprirsi: un ricorso può cambiare tutte le carte in tavola

Nella scorsa stagione, la Juventus, per la vicenda plusvalenze e per quella della manovra stipendi, ha vissuto la peggiore bufera dai tempi di Calciopoli. Un caso, quest’ultimo, che però, a distanza di quasi vent’anni, fa ancora discutere nell’ambiente bianconero e non soltanto.

Calciopoli, il ricorso che cambia tutto
Moggi, Bettega e Giraudo © LaPresse – Calciomercato.it

 

Parte della tifoseria juventina e i diretti interessati hanno sempre continuato a chiedere giustizia per quelle vicende. E oggi, in maniera clamorosa, potrebbe esserci una nuova riapertura del caso, con un ricorso che potrebbe cambiare tutti gli scenari.

Calciopoli, gli avvocati di Giraudo al Tar del Lazio: a caccia del rinvio alla Corte di Giustizia Europea

Nella giornata di oggi, Jean Louis Dupont e Amedeo Rosboch, avvocati dell’ex amministratore delegato della Juventus Antonio Giraudo, hanno discusso oggi il ricorso di quest’ultimo davanti alla prima sezione ter del Tar del Lazio. Al termine dell’udienza, mostrando un certo ottimismo per l’accoglimento delle proprie ragioni.

Calciopoli, avvocati di Giraudo al Tar
Jean Louis Dupont e Amedeo Rosboch, avvocati di Giraudo © LaPresse – Calciomercato.it

 

La linea del team legale di Giraudo, nello specifico, è quella di richiedere che la questione di incompatibilità della legge 280/2003 che disciplina la giustizia sportiva venga rimessa alla Corte di Giustizia Europea. Ai microfoni dei giornalisti presenti, Rosboch ha infatti spiegato: “Noi riteniamo che l’impedire un controllo giurisdizionale sulle decisioni dell’ordinamento sportivo sia in contrasto con il diritto comunitario. Se la nostra richiesta venisse accolta saremmo di fronte a una svolta clamorosa. A quel punto l’ordinamento italiano dovrebbe porre rimedio e chi subisce provvedimenti di natura sanzionatoria potrebbe ricorrere a un giudice per l’annullamento del provvedimento e per ottenere una tutela risarcitoria”. Rosboch ha poi aggiunto che la sentenza del Tar sulla questione potrebbe arrivare nel giro di uno o due mesi.

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