Frosinone-Roma, Di Francesco: “Huijsen non si deve permettere. Mi ha chiamato”

Il Frosinone gioca un buonissimo primo tempo, ma subisce un gol clamoroso da Huijsen e non reagisce più: le parole di Di Francesco dopo lo 0-3 con la Roma

Il Frosinone incappa nella terza sconfitta consecutiva, con ben 11 gol subiti contro Milan, Fiorentina e Roma. Oggi allo Stirpe Svilar e la mancanza di lucidità hanno fatto chiudere i ciociari senza gol, subendo invece la rete clamorosa di Huijsen. Una botta tremenda per i padroni di casa, che praticamente non si rialzano più.

di francesco
Di Francesco (LaPresse) – calciomercato.it

Nel postgara l’analisi del mister Eusebio Di Francesco in conferenza stampa: “Se tu fai un primo tempo del genere e sei sotto lo puoi subire, in una partita contro una squadra superiore. I ragazzi hanno fatto il miglior primo tempo dell’annata, ma eravamo sotto. Alla prima opportunità ci ha fatto un gol un ragazzino da 30 metri, che fa il difensore centrale e mi ha chiamato perché voleva venire da noi e ora è nella Roma, buon per lui. Ci sta che loro abbiano più qualità, ma commentare una partita del genere… Non possiamo pretendere di dominare 90 minuti, farlo per 45 minuti e stare sotto incide, significa qualcosa”.

Si sente di essere pragmatico e scuotere una squadra che prende 52 gol? “Guardo la differenza reti, ne abbiamo fatti anche. Ricordiamoci da dove siamo arrivati, che in tante partite non avevamo difensori puri, poi siamo il Frosinone e non va dimenticato. Ci alleniamo per non prendere gol, ma abbiamo dato l’opportunità di far tirare una sola volta alla Roma dimostra che sa difendersi. Ma se guardiamo i tiri fatti non c’è equilibrio neanche. Per quello mi dispiace, gli darò qualche scapaccione. Ma non potevo rimproverare niente ai ragazzi nell’intervallo, solo di non aver segnato. Ho cercato di dargli forza, poi la Roma ha cambiato modo di giocare e noi abbiamo capito tardi certe uscite. Dispiace non aver segnato prima”.

Cosa è successo quando si è arrabbiato sul gol, se con Huijsen o con i suoi giocatori? “Lo scapaccione volevo darlo a Huijsen, è giovane, non si deve permettere di fare quello che ha fatto. Mi ha chiamato per venire qui, ci siamo scambiati messaggi, si è trovato dall’altra parte e ci ha mancato di rispetto. Deve imparare a comportarsi, da ometto, ma finisce lì. Ha sbagliato, mancando di rispetto alla mia squadra e al pubblico, ma per me finisce qui. È giovane, deve imparare”.

Come ha ritrovato Daniele De Rossi? “Bene, è un ragazzo pulito che merita. Si fa apprezzare in maniera autorevole nella squadra, è avvantaggiato sotto tutti i punti di vista conoscendo l’ambiente come casa sua”.

Frosinone-Roma, Di Francesco: “Siamo ancora in linea, ma ora guardiamo la classifica”

Il Frosinone non è assolutamente cinico, ci sono situazioni che si ripetono: la preoccupa? “No, mi dispiace. Analizziamo i valori in campo e fanno la differenza, esperienza e conoscenza. Quando non determini dopo aver fatto tante cose fatte bene la puoi pagare. Come ho già detto, siamo comunque in linea con il nostro obiettivo di inizio stagione. La squadra mostra una forte identità, poi in fase difensiva dobbiamo essere magari più smaliziati e più determinati. Huijsen ha fatto una bella accelerazione, è rientrato bene e Mazzitelli non gli ha concesso l’esterno, poi ha indovinato il jolly e noi una quindicina li abbiamo giocati male”.

Come mai fuori Barrenechea? “L’avevo visto in fase calante, volevo dargli respiro anche perché non si è allenato tanto mentre Mazzitelli mi dava più sostanza. Inizialmente è stata una mossa giusta, ho valorizzato Reinier che ha fatto bene con Brescianini. Poi non li posso far giocare tutti. Non esiste una titolarità in una squadra che lotta per salvarsi”.

di francesco
Di Francesco (LaPresse) – calciomercato.it

La classifica? “Cominciamo a guardarla. Ci sorride ancora, ma dobbiamo rimpettere fieno in cascina. Peccato, perché abbiamo dei punti però avremmo meritato di averne di più ed è la verità”.

Quanto può influire sul gruppo giocare bene e portare poco a casa? “Se io fossi convinto di portare a casa punti con il pullman davanti alla porta lo farei. Ma per fare questo ci vogliono caratteristiche importanti nella squadra, alla fine devo cercare di fare il meglio che posso con le caratteristiche dei ragazzi che ho a disposizione. Si passa attraverso questo, dobbiamo migliorare nell’attenzione, leggere certe attenzioni, essere più cinici e lucidi. Stiamo avendo un po’ di bassi ma solo nei risultati. A Firenze eravamo sotto di 3 gol dopo aver avuto 3-4 palle gol. Quando prendiamo un gol ne capita subito uno dietro, dobbiamo eliminare questa cosa. Non dobbiamo uscire dalla partita”.

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