Scenari pazzeschi che possono coinvolgere due club di altissimo profilo: le violazioni del Fair Play Finanziario possono portare alla retrocessione
Le vicende extra campo, come sappiamo, possono influire pesantemente nel mondo del calcio e le polemiche sono all’ordine del giorno. Ne abbiamo avuto una prova nel nostro campionato con le vicende che hanno riguardato le irregolarità finanziarie da parte della Juventus, ma la bufera sta colpendo anche la Premier League inglese.
Per le violazioni del Fair Play Finanziario, è stato già sanzionato l’Everton, che ha ricevuto 10 punti di penalizzazione. Per i ‘Toffees’, i guai però potrebbero non essere finiti e si parla di una ulteriore penalizzazione di altri 9 punti con una forte multa. Non soltanto dalle parti di Liverpool, però, ci sono all’orizzonte scenari preoccupanti.
Le autorità calcistiche britanniche stanno infatti vagliando anche la posizione di due top club, che a quanto pare a propria volta rischiano grosso. Già ieri abbiamo scritto di come Manchester City e Chelsea siano a rischio retrocessione, a quanto si evince dalle dichiarazioni dell’esperto Stefan Borson, ex consulente finanziario del City. Un rischio che viene confermato come piuttosto concreto, per quello che è il quadro indiziario a carico delle due società.
Manchester City e Chelsea, sanzioni pesantissime in vista: “Retrocessione inevitabile”
Ancora Borson è stato interpellato dal ‘Sun’, spiegando come la situazione per i Citizens e i Blues sia davvero delicata.
“Se le cose di cui viene accusato il City venissero confermate, è impossibile, da una prospettiva calcistica, che non vengano retrocessi – ha spiegato – A quel punto ci sarebbe da capire solo se si tratterebbe di una retrocessione automatica o di una penalizzazione nell’ordine dei 100 punti”. Anche per il Chelsea, il quadro è critico: “Loro hanno ammesso di aver violato le regole e sperano di ricevere clemenza per questo e per il fatto di avere avviato un nuovo ciclo societario, ma non succederà. La situazione resta grave e delle sanzioni serie per loro saranno inevitabili”. Borson aggiunge che per la quantità di documenti da analizzare e prove da raccogliere, bisognerà attendere il 2024 inoltrato per avere una sentenza in merito.