Le ultime su Stefano Pioli. Il tecnico è stato confermato sulla panchina del Milan, ma il futuro è tutto da scrivere
Domani, dopo quattro giorni di riposo, ci sarà ancora Stefano Pioli a dirigere gli allenamenti a Milanello, come ormai succede da diversi anni a questa parte.
Era il 9 ottobre del 2019 quando il tecnico di Parma firmava il suo primo contratto con il Milan, in sostituzione di Marco Giampaolo. Nessuno avrebbe mai immaginato che dopo quattro anni, Pioli sarebbe stato ancora sulla panchina del Diavolo.
E invece il tecnico, che nel frattempo ha rinnovato e conquistato uno Scudetto e portato i rossoneri in semifinale di Champions League, è lì alla guida del club milanese, ma mai come in questo momento è in discussione e nell’aria, ormai da qualche giorno, si respira un’aria diversa.
Non può certo essere un caso, d’altronde, se dalla sfida contro il Psg non si canta più Pioli is on fire. Il rischio che tutto San Siro fischi il suo tecnico è, infatti, davvero elevato. Proprio contro i francesi è arrivata una vittoria convincente; una vittoria che di fatto ha illuso davvero tutti. Qualche giorno dopo, infatti, c’è stato il passo falso contro il Lecce che ha portato il mister ad essere nuovamente nel mirino della critica.
La società non può certo essere soddisfatta di quanto sta accadendo nelle ultime settimane, ma ha deciso di dargli fiducia. Fiducia, che ormai tra i tifosi, invece, non c’è più. Né quelli dei social né quelli che vanno allo stadio sono dalla parte del mister.
Ma salvo clamorosi colpi di scena e nuovi pesanti passi falsi (Fiorentina e Borussia Dortmund sono due esami importanti), Pioli sarà alla guida del Milan almeno fino al termine della stagione. Ora tutti, il mister compreso, sono a lavoro per cercare di risolvere il problema infortuni, visto come la causa principale dii guai del Diavolo.
Milan, da Abate a De Zerbi: le alternative a Pioli, oggi e domani
Nel frattempo il dibattito, però, è aperto, sia sui social, ma anche sui media. Il tifoso fatica a guardare troppo avanti e conoscendo la lista degli allenatori svincolati non ha dubbi su chi vorrebbe sulla panchina del Milan, Antonio Conte.
Ma l’italiano ad oggi non è considerato un profilo idoneo per i rossoneri. Lo stipendio, poi, è troppo alto, considerando anche, che ci sarebbe da pagare Pioli (più di 4 milioni di euro netti a stagione) fino al 30 giugno 2025.
L’alternativa più credibile al tecnico di Parma, qualora le cose dovessero precipitare, sarebbe, così, Ignazio Abate, che gode di una grande stima da parte della dirigenza. Sta facendo davvero bene con la Primavera e piace sia per mentalità che per organizzazione di gioco, ma è troppo acerbo. La speranza, dunque, è quella di non dover essere costretti ad affidarsi a lui.
In estate, poi, chiaramente si faranno i conti e RedBird ha dimostrato di non guardare in faccia nessuno. Gli obiettivi minimi sono arrivare tra le prime quattro in Serie A e la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, ma è stato lo stesso Pioli ad alzare l’asticella, mettendo nel mirino lo Scudetto. Se non dovesse arrivare (e oggi è lontano) le strade potrebbero anche separarsi e a quel punto si potrebbe puntare su profili giovani ed internazionali, come possono essere Roberto De Zerbi, perfetto per il suo stile di gioco, e Graham Stephen Potter, che ha mostrato a tutti le sue capacità, anche lui con il Brighton, prima dell’avventura poco fortunata al Chelsea.