Milan-Juve è la partita dei Weah: Timo vuole fare lo ‘sgarbo’ a papà George

E’ anti-vigilia di Milan-Juventus, la sfida delle sfide. Si affrontano i due club più titolati della storia del calcio italiano e non sarà mai una sfida come le altre. Grande rispetto e grande rivalità, nella mitica cornice dello Stadio ‘Giuseppe Meazza’ in San Siro, Milano

Di intrecci e di storie questa sfida ne può raccontare a centinaia. L’ultima in ordine di tempo, forse, è quella della famiglia Weah, da George a Timothy, legati ai colori di entrambi i club.

Weah alla Juve
Timothy Weah (LaPresse) – calciomercato.it

Quando le notti a San Siro si tingono di ‘bianco-rosso-nero’ le emozioni sono sempre forti. La vicinanza geografica e l’amicizia tra la Famiglia Agnelli e quella Berlusconi, quell’aria di ‘derby’ (anche se non si può dire) e la consapevolezza di rappresentare la storia del calcio italiano ha sempre conferito a questi match un fascino senza tempo. Negli intrecci tra i due club, da quest’anno, entra di diritto la famiglia Weah.

Nel Milan della seconda metà degli anni ’90, George Weah è stato protagonista assoluto. Il giocatore liberiano è stato il primo non europeo, e africano, ad aggiudicarsi l’ambito Pallone d’Oro. Tra il ’95 e il 2000, in maglia rossonera, ha totalizzato 147 partite iscrivendosi nel tabellino per 58 volte, vincendo anche due scudetti. Oltre i numeri, parlano però le prestazioni e le emozioni che George ha fatto provare al popolo milanista. Il numero 9 è di diritto tra le leggende del club. Una icona anche fuori dal campo, dato il suo impegno in politica per il suo Paese. Ad oggi, George Weah è presidente della sua Liberia. Un campione, in tutto.

Ciò che unisce George, icona del calcio africano, a Timothy, di nazionalità statunitense perché nato a New York, è la Juventus. Il forte attaccante, nonostante le mirabolanti gesta in quel di Milano, non ha mai nascosto la sua passione e simpatia per i colori della ‘Vecchia Signora’. Stando alle parole del figlio Timo, la passione bianconera del padre ha influito nella sua scelta di accettare la Juve.

Juventus, Timothy Weah guarda al Milan: può essere lui l’arma di Allegri

La sfida tra Milan e Juventus si avvicina e in casa Weah le emozioni non tarderanno ad arrivare. Inutili i paragoni, ma per papà George vedere suo figlio Timo in campo non potrà che essere una grande gioia. Magari anche dal primo minuto.

Weah e Baggio al Milan
Weah e Baggio ai tempi del Milan nel ’96 (LaPresse) – calciomercato.it

Milan-Juventus è la storia del calcio italiano, ma anche la storia della famiglia Weah. Da un lato, una vera leggenda del calcio mondiale come George, che si prende il palcoscenico più ambito del Pallone d’Oro. Dall’altro l’ambizioso figlio Timothy, cresciuto riguardando le gesta del padre, attaccante potente e veloce che scardinava le difese avversarie.

Ecco perché quella di domenica sera può essere la partita di Timothy Weah. In netta crescita, dopo un avvio di stagione ai margini, sta scalando le posizioni nelle gerarchie di mister Allegri. Va detto che a destra nel ruolo ci sarebbe solo lui, se si esclude un Weston McKennie comunque adattato. L’amico texano, che finora ha giocato nel ruolo di competenza dello stesso Timo, può rientrare nelle rotazioni del centrocampo, date le defezioni, e quindi spalancare la fascia destra al figlio d’arte. Weah punta così ad essere titolare contro il Milan, può essere questa la mossa di Allegri per San Siro, sfruttando anche l’assenza di Theo Hernandez su quel lato del rettangolo verde.

I paragoni tra i due Weah sono inutili, padre e figlio sono diversi in tutto. Dalla cultura, il primo emblema di un continente troppo spesso ai margini e che si è preso la scena; il secondo frutto della cultura cosmopolita degli Stati Uniti d’America, seppur orgoglioso delle proprie origini. Anche in campo, i confronti stanno a zero, per caratura dei due giocatori, per le epoche diverse e per i ruoli in campo. La voglia e la determinazione, però, quelle sono le stesse. Così come la simpatia per la Juventus e i colori bianconeri, tramandata dalla Liberia agli USA, per poi giungere in Francia, a Torino… e a Milano. Tutto pronto dunque sul divano di casa Weah, per domenica sera.

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