Posizione UFFICIALE di Mourinho: “Il mio futuro è in Arabia Saudita”

José Mourinho, dopo le voci di un suo possibile esonero, ha parlato del suo futuro: “Andrò a lavorare in Arabia Saudita”

Al centro del dibattito mediatico c’è sempre José Mourinho. Gli si può criticare qualsiasi cosa, ma non si può negare che si tratta della personalità più magnetica e accentratrice presente attualmente in Serie A. Tiene banco la discussione sul suo futuro.

Risposta UFFICIALE di Mourinho: "Il mio futuro è in Arabia Saudita"
José Mourinho (LaPresse) – Calciomercato.it

Nella serata di ieri sono arrivate le indiscrezioni su un possibile esonero dello Special One in caso di un brutto risultato nella sfida contro il Cagliari. Oggi, invece, sono uscite le parole del tecnico portoghese in un’intervista al programma arabo Elhekayashow, rilasciate un paio di settimane fa, dove aveva fatto anche un importante annuncio sul proprio futuro: “La mia convinzione è che lavorerò in Arabia Saudita“. Ecco l’intervista completa.

Mourinho apre all’Arabia: “È una competizione reale. È l’effetto CR7”

L’apertura all’Arabia Saudita è quindi reale, ma per ora la testa di José Mourinho è completamente focalizzata sui giallorossi: “Sono a Roma, sono concentrato sulla Roma e darò tutto fino al mio ultimo giorno qui“.

Mourinho apre all'Arabia: "È una competizione reale. È l'effetto CR7"
Mourinho e i giocatori della Roma (LaPresse) – Calciomercato.it

Riguardo al futuro in Arabia Saudita, poi, aveva ammesso: “Non so quando, ma sono piuttosto sicuro che è una cosa che farò certamente”. Lo Special One aveva commentato anche la partnership tra il club capitolino e Riyad Season: “Una connessione importante con un paese che sta cambiando e aprendo le sue porte, è una grande opportunità per il club”.

Sulla crescita del calcio negli emirati arabi, aveva voluto dare dei meriti ad un suo illustre connazionale: Cristiano Ronaldo. “Penso sia l’effetto CR7, che per primo è andato lì e ha cambiato la prospettiva – aveva aggiunto – E lo dimostra il fatto che stiano arrivando giocatori non a fine carriera, ma nel pieno dei loro anni migliori. La competizione in Arabia è reale”.

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