“La Juventus deve smetterla, continua a sbagliare”: ‘avviso’ ai bianconeri

La Juventus si avvia verso un futuro incerto e complicato, per i bianconeri occorre un netto cambio di rotta da tutti i punti di vista

Nell’annata paradossale e surreale della Juventus, la sensazione è che la giornata di ieri possa aver definitivamente tracciato una linea tra ciò che è stato, e ciò che sarà da adesso in avanti. Anche le ultime ambizioni di qualificazione alla prossima Champions League sono state abbandonate, tra il nuovo -10 di penalizzazione e la rovinosa sconfitta di Empoli.

Juventus addio vittoria Sabatini Calvo
La Juventus a testa bassa dopo il ko per 4-1 a Empoli © LaPresse – Calciomercato.it

Al ‘Castellani’ si è probabilmente concluso in maniera definitiva un lungo ciclo e ne inizierà un altro i cui tratti devono ancora essere inquadrati nel loro complesso. Considerando anche che la Juventus non ha finito di doversi difendere di fronte alla giustizia sportiva, ma dovrà farlo anche per il processo per la manovra stipendi e per altri filoni. E potrebbe subire una nuova stangata da parte dell’Uefa, che potrebbe escludere il club dalle competizioni europee per una o più stagioni a prescindere dalle penalizzazioni.

“La Juventus non deve pensare di avere l’obbligo di vincere”: cambia tutto

Una Juventus che però, secondo qualcuno, dovrebbe cambiare atteggiamento in maniera radicale. Lo sostiene in particolare il giornalista di ‘Sport Mediaset’ Sandro Sabatini, per il quale il nuovo corso bianconero non potrà continuare a sostanziarsi sull”obbligo’ di vincere.

Juventus addio vittoria Sabatini Calvo
Francesco Calvo e Maurizio Scanavino © LaPresse – Calciomercato.it

Intervenuto a ‘Radio Radio’, contestando il celebre motto ‘vincere è l’unica cosa che conta’, ha spiegato: “La Juventus si sta condannando ad errori su errori. Vincere non è un obbligo, come invece ha affermato Calvo. Andrebbe trattata esattamente come tutte le altre e fin quando non lo si farà, continueranno a sbagliare. Contratti al ribasso, costruzione di un ciclo basato sui giovani, al massimo due o tre giocatori più esperti, questa dovrebbe essere la linea. La pretesa di vincere non sta da nessuna parte, non è sana ed è stata portata avanti per troppi anni. Quando vincevano scudetti in serie si lamentavano perché non vincevano la Champions…avete visto che fine hanno fatto?”.

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