Penalizzazione confermata e stop al patteggiamento: per la Juventus le cose si complicano

Penalizzazione confermata e niente patteggiamento: per la Juventus la mazzata è doppia, cosa sta accadendo

Mercoledì 18 aprile, ore 14.30: giorno e ora fondamentale per il presente e il futuro della Juventus. Si riunisce, infatti, il Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni per discutere del ricorso della Juventus contro i 15 punti di penalizzazione inflitti dalla Corte di Appello Federale dopo la revocazione del processo sportivo sul primo filone plusvalenze.

Juventus, niente patteggiamento con conferma penalizzazione
Ferrero (LaPresse) – Calciomercato.it

Una decisione che va ad intersecarsi con l’altra indagine sportiva che riguarda la società bianconera: quella della manovra stipendi e delle partnership con le società. Due filoni separati ma profondamente legati uno all’altro anche per le conseguenze che la sentenza di uno potrebbe avere sull’altro. A tale riguardo spunta una possibilità che cambierebbe profondamente il quadro delle cose, con la conferma della penalizzazione che andrebbe a impedire il patteggiamento.

Juventus, niente patteggiamento con conferma penalizzazione: ecco perché

A parlare di questa possibilità è l’edizione online de ‘La Repubblica’ che fa un punto sulle varie inchieste che vedono coinvolta la Juventus.

Allegri aspetta la decisione del Collegio di Garanzia
Allegri (LaPresse) – Calciomercato.it

Sia per il caso plusvalenze che per quello relativo alla manovra stipendi, alla Juventus è contestato l’articolo 4, comma 1, quello relativo alla lealtà sportiva. Ebbene, secondo il Codice di giustizia sportiva non si può patteggiare in presenza di una reiterazione. Quindi, visto che la norma contestata è la medesima in entrambi i filoni, ecco che per il club bianconero vedrebbe a cadere la possibilità di usufruire dei benefici del patteggiamento sulla manovra stipendi.

Dopo la chiusura delle indagini, notificata lo scorso 12 aprile, ai legali della Juventus restano una decina di giorni per presentare le proprie memorie difensive. Soltanto successivamente a questo passaggio, potranno partire (eventualmente) i deferimenti veri e propri e dare quindi il via, entro trenta giorni, al primo grado di processo. La volontà delle parti è quella di arrivare ad una definizione prima della chiusura della stagione, nonostante i tempi ristretti. Intanto, il primo passaggio fondamentale di questa intricata vicenda è atteso per domani con il pronunciamento del Collegio di Garanzia dello Sport sul -15 che potrà influire anche sul filone relativo alla manovra stipendi.

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