Napoli, un miliardo (quasi) di motivi contro una storia chiamata Milan

Il sorteggio di Champions ha regalato il confronto tra Milan e Napoli: una storia vecchia e nuova tra quasi due miliardi di valore

La storia non sceglie mai date a caso quando vuol scrivere pagine memorabili. Il 12 aprile, il giorno dell’andata di Milan-Napoli è nato Tom Clancy, il genio che inventò il genere techno-thriller, la penna che ha emozionato e tenuto col fiato sospeso milioni e milioni di lettori nel mondo.

Il Napoli sogna la semifinale di Champions: sfida al Milan
Tifosi al ‘Maradona’ – Calciomercato.it

Un po’ come Kvara e Leao, un po’ come Lobotka e Tonali. Perché sia a Milano che a Napoli sono già tutti col fiato sospeso, sono già tutti con il libro dei ricordi aperto, sono già tutti a vivere con un’ansia indescrivibile. Clancy avrebbe potuto ambientarci uno dei suo romanzi. Il 18 aprile, invece, festeggerà, forse proprio al ‘Maradona‘ gli anni Fabio Caressa. L’uomo delle vittorie epiche, il cantore delle gesta mondiali ed europee della nostra nazionale. Ci sta tutto: sarà una gara da tramandare ai posteri quella di ritorno. Sarà ricordata per sempre. Chi la racconterà dovrà restare per sempre nella memoria. La voce di Caressa sembra quasi accarezzare l’anima di questa gara nel giorno del suo compleanno. Perché sono le voci a scrivere la storia.

Napoli, una rosa da un miliardo per spaventare il Milan

Date a parte, quella del Napoli è un’avventura straordinaria. Per la prima volta ai quarti: giocarli contro la squadra italiana più titolata al mondo è qualcosa che infiamma ed un po’ spaventa. Spalletti ha spiegato bene cosa ha vinto, da solo, Paolo Maldini.

Il Napoli sogna la semifinale di Champions: sfida al Milan
Luciano Spalletti – Calciomercato.it

Lo stesso tecnico è consapevole, però, di avere tra le mani una rosa forte. Ma proprio forte. Una di quelle che possono sfiorare quasi il miliardo di valore. Partiamo dalle stelle più luminose. Da soli Victor Osimhen e Kvicha Kvareatshkelia formano un controvalore di 300 milioni. E più la stagione si fa succulenta, più questo valore aumenta. Poi ci sono Zielinski, Raspadori, Kim (anche se consideriamo la sola clausola a 50 milioni), capitan Di Lorenzo e via via tutti gli altri. Non si arriverà al miliardo, ma ci si avvicinerà parecchio.

La storia, Psg insegna, non si scrive con i soldi. Almeno, non solo con quelli. Di sicuro, però, il Napoli è diventata squadra che vale tantissimo. Il lavoro di Spalletti ha ottenuto quell’upgrade assolutamente inatteso in avvio di stagione. La storia, invece, si scrive sul campo. Per un aprile da raccontare senza voce che può diventare un romanzo.

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