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Inter, da Quaresma a Correa: quanti flop! Ma anche un talento incompreso

Joaquin Correa è solo uno dei tanti flop che hanno caratterizzato il mercato nerazzurro negli ultimi anni. Ripercorriamoli insieme, ve li ricordate tutti?

61 presenze. 9 gol. 7 infortuni. I primi due sono troppo pochi, gli ultimi troppi e basta. Soprattutto per un giocatore che è stato pagato 35 milioni.

Inter, tutti i flop di mercato

Joaquin Correa, voluto fortemente da Simone Inzaghi, arriva all’Inter nell’estate del 2021. E il suo esordio fa ben sperare. Doppietta da subentrato contro il Verona e tutti a casa. Poi il declino. Arrivato per giocare titolare accanto a Lautaro Martinez e per regalare trofei all’Inter, più che in campo viaggia tra la panchina e l’infermeria. E alla fine il suo posto se lo prende Edin Dzeko, 37 anni fra un mese.

Correa non è stato l’unico flop di mercato dell’Inter, perché se ripercorriamo la storia delle trattative nerazzurre ci sono nomi che ai tifosi fanno accapponare la pelle. Senza andare troppo indietro, basta dare uno sguardo agli ultimi 15 anni.

È il 2008. José Mourinho è appena arrivato all’Inter. Il presidente è Massimo Moratti che non ha gradito alcune dichiarazioni di Roberto Mancini e quindi, nonostante lo scudetto vinto, decide di cambiare e chiama il portoghese. Mou quell’anno fa solo una richiesta (e poi si capì perché fu la prima e l’ultima), e Moratti non può che accontentarlo. Ricardo Quaresma, che arriva per la modica cifra di 24 milioni di euro. 32 partite. 1 gol. Un flop totale. Anche se oh, ha “vinto” un Triplete!

E proprio dopo il Triplete inizia un declino che per l’Inter durerà 11 anni. 11 anni senza trofei. Ma andiamo per step. Nel 2011 dall’Atletico Madrid arriva in nerazzurro un giocatore. L’Atletico, squadra che quell’anno soffia all’Inter l’unico dei sei trofei che i nerazzurri non vincono, la Supercoppa UEFA. Insomma, arriva questo uruguaiano, tale Diego Forlan, che nel Mondiale del 2010 è stato capocannoniere e miglior giocatore. Arriva per giocare la Champions League, peccato che avendo disputato l’ultimo turno di Europa League con l’Atletico ad agosto prima di approdare a Milano, non possa essere utilizzato dall’Inter. Forlan guarderà la Champions da casa. E in campionato farà ben poco. In totale 20 presenze, 2 gol.

E poi come dimenticare (perché se li avete dimenticati, ve li ricordiamo noi) Mauro Zarate, Zdravko Kuzmanovic, Ezequiel Schelotto (anche se il gol, con lacrime annesse, nel derby addolcise il tutto), Ishak Belfodil, Yann M’Vila, Wallace.

Calciomercato Inter, i flop più clamorosi degli ultimi anni

Arriviamo al passato più recente. Siamo nel 2015 e all’Inter approda Geoffry Kondogbia per 31 milioni di euro più bonus, diventando il terzo giocatore più pagato nella storia del club dopo Christian Vieri ed Hernán Crespo. E arriva anche tra le più alte aspettative dei tifosi, che lo accolgono con clamore. Sulla panchina dell’Inter però c’è Frank de Boer, con cui proprio non riesce a trovarsi. Con Stefano Pioli ha più spazio, ma sono 56 le partite giocate, 2 i gol segnati. 

Inter, quanti flop di mercato
Geoffry Kondogbia e Stefano Pioli – calciomercato.it

L’anno successivo, nel 2016 l’Inter fa ben due investimenti clamorosamente falliti. Joao Mario, pagato 40 milioni, e Gabriel Barbosa detto Gabigol, 30. Il primo chiude l’esperienza nerazzurra con 69 presenze e 4 reti. E anche il secondo, Gabi-gol, di gol ne fa ben pochi. Uno solo. Ma non vi preoccupate, li segnerà qualche anno dopo, al Flamengo, dove troverà il suo riscatto. 118 in 192 presenze. Ah, e anche 32 assist.

Nel 2018 è la volta di Radja Nainggolan, che Luciano Spalletti vuole a ogni costo. Operazione da 38 milioni totali, 24 milioni cash alla Roma più Nicolò Zaniolo e Davide Santon. Decisamente troppi per 7 reti.

E Valentino Lazaro? 22 milioni di euro per 11 presenze e nessun gol. Un po’ come Stefano Sensi. 20 milioni per il centrocampista prelevato dal Sassuolo. 4 reti e… 11 infortuni in un anno e mezzo. Ma per lui non è questione di talento, quello c’è. Come abbiamo detto, purtroppo ha una relazione morbosa con l’infermeria.

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