Atalanta
Bologna
Cagliari
Como
Empoli
Fiorentina
Genoa
Inter
Lazio
Lecce
Milan
Monza
Napoli
Parma
Roma
Torino
Udinese
Venezia
Verona

Svelata la ‘carta Ronaldo’ che inguaia la Juventus: tutti i dettagli

Svelata la “carta Ronaldo” che rischia di inguagliare la Juventus: tutti i dettagli e gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda

Il ‘Corriere della Sera’ ha svelato oggi la famosa “carta Ronaldo“. Il documento esiste ed è stato condiviso dal quotidiano nella sua edizione torinese.

Juventus, svelata la "carta Cristiano Ronaldo"
Cristiano Ronaldo durante la presentazione con l’Al-Nassr – calciomercato.it

Accordo Premio Integrativo — Scrittura integrativa“, è l’oggetto della comunicazione. “Facciamo seguito alle intese intercorse e uniamo alla presente il documento relativo al premio integrativo riconosciuto a suo favore (Accordo Premio Integrativo) e l’ulteriore scrittura integrativa dell’Accordo Premio Integrativo (“Scrittura integrativa”)”, si legge nel documento. La guardia di finanza, riferisce il Corriere, l’ha trovata nello studio dell’avvocato Federico Restano, a Torino, nel corso della seconda perquisizione disposta dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dai sostituti Mario Bendoni e Ciro Santoriello. Il documento è firmato da Fabio Paratici, l’ex direttore sportivo della Juve indagato nell’ambito dell’inchiesta sui bilanci della società bianconera.

Inchiesta Juve, svelata la ‘carta Ronaldo’

Nella carta si legge ancora: “Nel confermare gli impegni assunti nei predetti documenti, ci impegniamo altresì a consegnarvi entro il 31.07.2021 l’Accordo Premio Integrativo ritrascritto sui moduli federali “Altre Scritture” a oggi non disponibili, e la Scrittura integrativa debitamente sottoscritta”.

Juventus, svelata la "carta Cristiano Ronaldo"
Cristiano Ronaldo – calciomercato.it

Il documento non è mai stato depositato in Lega e fa riferimento a un debito residuo che la società aveva maturato con CR7 prima del suo trasferimento al Manchester United: una parte sarebbe stata pagata, ma resterebbero ancora 19,6 milioni di euro. In un allegato, però, si specifica che “nell’ipotesi in cui, a seguito di suo trasferimento definitivo, la condizione stabilita per la maturazione dei premi individuati (…) non possa verificarsi, Lei avrà diritto a percepire un incentivo all’esodo”. Il debito, secondo gli inquirenti, non è mai stato iscritto a bilancio. Si attendono ora ulteriori sviluppi.

Gestione cookie