Contro il Napoli il 4 gennaio, il difensore centrale Francesco Acerbi va verso un’altra titolarità. Dai fischi alla fiducia dei tifosi, ecco il percorso del calciatore all’Inter
Poche chiacchiere, il rispetto si guadagna sul campo. Lo sa bene Francesco Acerbi, difensore dell’Inter arrivato fra le polemiche e gli insulti dei tifosi. Una carta d’identità che segna 34 anni (a febbraio saranno 35), quel sorriso dopo la partita persa dalla Lazio contro il Milan lo scorso anno che non era andato giù a nessuno.
Eppure, anche alla Lazio, le sue prestazioni parlavano per lui. E così è stato all’Inter. Il giocatore ha lavorato a testa bassa insieme a un allenatore, Simone Inzaghi, che conosce bene e a un nuovo gruppo che lo ha da subito accolto.
Il difensore lombardo è arrivato come riserva, perché all’Inter serviva una panchina più lunga. È arrivato tra lo scetticismo di tutti, tranne del suo allenatore che lo ha voluto fortemente. Scetticismo anche da parte del Presidente Zhang, che inizialmente aveva bloccato il trasferimento in prestito a causa dell’ingaggio del giocatore che si aggira sui 2 milioni di euro. Insomma, nemmeno troppo esoso.
Adesso Acerbi si incammina verso l’ennesima partita da titolare. E non si tratta di una partita semplice, contro il Napoli a San Siro il 4 gennaio per la ripresa del campionato. Certo, le prestazioni negative e gli infortuni di Stefan De Vrij, anche lui arrivato dalla Lazio ormai 4 anni fa ma a differenza del compagno di reparto tra la gioia dei tifosi, hanno contribuito alla titolarità del difensore azzurro. Ma non si tratta solo di questo. Si tratta di chi ha dimostrato di valere, in silenzio, lavorando duramente per un posto da titolare. Come successo con Edin Dzeko, che a 37 anni ha portato sulle spalle il peso di un attacco acciaccato, e Federico Dimarco che ha soffiato il posto a Robin Gosens.
Francesco Acerbi, un giocatore dal cuore d’oro
“Ciao, ho saputo dell’accaduto, sono veramente di ghiaccio e stupito per quello che è successo. Mi spiace molto, sono cose che non devono capitare. So che sei un grande tifoso dell’Inter. Ti chiediamo di non mollare, di avere grande forza e coraggio e so che ce l’hai davvero. Ti invito allo stadio, ti faccio conoscere tutti i giocatori se vuoi, quindi riprenditi. Ti aspettiamo ti mando un grande abbraccio di cuore, come se fossi mio figlio”.
Sono le parole che Acerbi ha pronunciato in un video per un bambino di sei anni di Ventimiglia massacrato di botte dal compagno della nonna il 19 dicembre. Il bambino ora si trova ricoverato all’ospedale Gaslini di Genova e le sue condizioni starebbero migliorando. Appena si riprende, Acerbi e tutti i giocatori nerazzurri lo attendono a San Siro!