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Mercato e altri rimedi: come cambiano le squadre di Serie A a gennaio

Ripartenza in Serie A a gennaio piena di incognite: come cambiano le squadre non solo con il mercato, ma anche con le mosse degli allenatori

Sta per partire la seconda parte di una stagione anomala in Serie A, il campionato si avvia a riprendere oltre sette settimane dopo lo stop imposto dai Mondiali in Qatar. Una lunga pausa che naturalmente genera attesa, curiosità, incognite notevoli su come tutti i protagonisti si ripresenteranno al nuovo via.

Mercato e altri rimedi: come cambiano le squadre di Serie A a gennaio
Luciano Spalletti, Stefano Pioli, Massimiliano Allegri, Simone Inzaghi © LaPresse

Inevitabile chiedersi se gli equilibri saranno gli stessi delle prime quindici giornate di campionato, o se ci aspettano degli stravolgimenti. Considerando anche che il campionato riprenderà parallelamente all’avvio della sessione di mercato. Con le varie dirigenze che preparano perciò possibili colpi per aumentare qualità e quantità delle alternative a disposizione degli allenatori. Sarà difficile, in ogni caso, vedere per quest’anno in Serie A operazioni invernali di grande impatto come poteva esserlo, dodici mesi fa, l’acquisto di Vlahovic da parte della Juventus. La pausa, comunque, può aver fornito agli allenatori una interessante alternativa al mercato.

Spalletti e il Napoli per la fuga scudetto, gli altri per la rimonta: le novità di formazione per spiazzare tutti

C’è stato infatti il tempo per pensare, e in qualche caso anche per provare, variazioni tattiche per provare a cogliere tutti di sorpresa e presentarsi con nuove frecce al proprio arco. Qualche allenatore, poi, culla la possibilità di avere, finalmente, a disposizione elementi che nella prima parte di stagione hanno potuto fornire un apporto limitato per infortuni vari.

Mercato e altri rimedi: come cambiano le squadre di Serie A a gennaio
Luciano Spalletti © LaPresse

Davanti a tutti, naturalmente, il Napoli, che ha piazzato la prima vera fuga ed è chiamato a mantenere il vantaggio accumulato. Il cavallo di battaglia di Spalletti resta il 4-3-3 che tanto bene ha fatto nei mesi scorsi, ma il tecnico toscano, nelle amichevoli, ha sperimentato eccome con gli uomini a disposizione. Con un Raspadori che potremmo vedere molto più spesso in un 4-2-3-1, subito alle spalle di Osimhen o Simeone, e addirittura partire dalla posizione di mezzala ‘spuria’ per inserirsi da dietro.

E gli altri, come rispondono? Pioli potrebbe, in qualche modo, dover fare di necessità virtù per il suo Milan, vista una situazione non ideale per l’attacco. Giroud andrà gestito, Ibrahimovic è lontano dal rientro, Origi è ancora vittima di acciacchi. Rebic, da centravanti, non ha avuto la resa che si sperava, ma potrebbe essere l’occasione per provare, in quella posizione, Leao da falso nueve, libero di svariare e creare spazi per gli inserimenti degli altri, o mettersi in proprio. Chissà che non sia questa la chiave per attivare finalmente il miglior De Ketelaere

Anche Allegri e la Juventus speravano in una situazione infortunati diversa. Vlahovic è ancora alle prese con la pubalgia, il ritorno in campo di Pogba è sempre più un mistero, le condizioni di altri sono ancora tutte da valutare. Appare chiaro che per dare continuità alla nuova quadratura, il tecnico livornese insisterà con la difesa a tre e una mediana, davanti, con altri tre elementi. Nel duo d’attacco, ad alternarsi con Milik e Kean (e con Vlahovic, naturalmente, quando tornerà), potrebbe esserci uno tra Chiesa e Di Maria, facendoli agire da sottopunta. Che potrebbe essere anche un modo per gestire le condizioni fisiche di entrambi e favorire gli inserimenti da dietro degli esterni e dei centrocampisti.

Chi avrà una ‘nuova’ carta a disposizione, sarà Simone Inzaghi che ritrova finalmente Lukaku. Sperando che il belga possa essere nella sua forma migliore. L’attaccante belga potrebbe, in non poche occasioni, essere schierato anche insieme a Dzeko, dall’inizio o a partita in corso, per una prima linea dall’impatto fisico potenzialmente devastante e in grado di complicare la vita a qualsiasi difensore, anche il più veloce e strutturato.

Grosse novità potrebbero esserci nella Roma, con Mourinho chiamato a rimescolare il mazzo. La stagione di Abraham è stata deludente, come quella di Belotti, le cui condizioni fisiche destano oltretutto preoccupazione. Perciò, occhio al ribaltone con Dybala falso nueve, con un supporting cast, alle spalle, di tutto rispetto. C’è Zaniolo, ritorna a disposizione Pellegrini e tra qualche settimana ci sarà anche un incursore come Wijnaldum: qualità e imprevedibilità non mancheranno di certo. E attenzione al nuovo acquisto Solbakken.

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