L’avvocato Angelo Cascella, ex membro del Tas ed esperto di diritto sportivo, è intervenuto in merito alla decisione sulla Superlega
Prima vittoria della Uefa nella battaglia contro la Superlega. L’avvocato generale dellaCorte Ue, Athanasios Rantos, ha espresso parere favorevole alla Uefa in merito alla denuncia presentata dalla società A22 in merito ad un suo presunto monopolio.

Un parere non vincolante rispetto alla sentenza prevista nei prossimi mesi, sui quali si è espresso anche l’avvocato Angelo Cascella, ex membro del Tas ed esperto di diritto sportivo.
Intervenuto a Calciomercato.it su Tv Play, il legale ha espresso così il suo parere sulla vicenda: “La richiesta riguardava la compatibilità con le norme di diritto e da questo punto di vista non condivido a pieno il parere che c’è stato. Il procuratore, pur ritenendo conforme le norme di diritto, all’interno del parere riconosce che ci siano delle violazioni. In modo particolare riconosce che c’è questa posizione dominante e parla di violazioni delle norme ma giustificandole con la specificità dello sport”.
Proprio questo punto non trova d’accordo l’avvocato: “Nel 1995 la stessa corte di giustizia aveva emanato la sentenza Bosman che riconosceva l’applicabilità anche allo sport del diritto alla libera circolazione dei lavoratori. Quindi c’è stato un assoggettamento naturale delle norme di diritto sportivo alle norme di diritto internazionale. Parlare ora di specificità dello sport non mi sembra corretto”.
L’avvocato Cascella sulla Superlega: “Spero in valutazione oggettiva”
Angelo Cascella nel suo intervento a Tv Play continua: “All’interno del parere c’è una critica perché nella Superlega non si è dato spazio al merito sportivo, riconoscendo il ruolo discutibile della Uefa sulla equa ridistribuzione delle risorse”

“Siamo sicuri – si domanda – che l’Uefa, criticata in tante occasioni, con questo sistema assicuri un’equa ridistribuzione? Negli ultimi anni si c’è stato un oligopolio di poche squadre che ottengono grandi risultati. Tanto più li ottengono, tanto più diventa difficile scalzarle. Per uscirne si può dare rilievo al mercato. Qualora ci fosse questo riconoscimento, ci potrebbe essere uno spazio per una futura Superlega. Ma non ritengo che la Uefa possa stare tranquilla”.
Ora c’è la sentenza che arriverà in primavera: “Credo che la pronuncia possa aiutare a schiarire le idee ai club titubanti. Qualora ci fosse un intervento delle autorità comunitarie, ritengo possibile una modifica. Spero la valutazione venga fatta oggettivamente e non per idee politiche”.




















